Politica | La ripresa

Turismo, la promessa di Roma

Perdite per 2,5 miliardi in Alto Adige. Dal governo 700 milioni per i territori dello sci, dalla Provincia 280 milioni per coprire i costi fissi, e c'è il pre-versamento.
Skitour
Foto: ©Lucas Favre | Unsplash

Per far tornare il turismo a essere “un’industria prospera”, a dirla con il premier Mario Draghi, il governo in collaborazione con le Regioni e le Province autonome sta elaborando misure di sostegno per il comparto che in Alto Adige, insieme a quello alberghiero, segna una perdita causata dalla pandemia di 2,5 miliardi di euro.

 

Da Roma e da Bolzano

 

Oltre agli aiuti a fondo perduto disposti dal governo nazionale, quest’ultimo insieme alle Regioni e alle Province autonome sta lavorando a un pacchetto da 700 milioni per i territori dello sport invernale, riferisce l’assessore Arnold Schuler che ha rappresentato gli interessi delle imprese altoatesine nella competente Commissione turismo.
Da parte sua la Provincia, in pressing su Roma per riaprire il settore turistico il prima possibile, intende sostenere le imprese che sono state colpite duramente dalla mancata partenza della stagione invernale, ma “si tratta di misure per assicurare la sopravvivenza delle attività, non per compensare le perdite subite” precisa Schuler. Alla fine di marzo la giunta provinciale aveva presentato il pacchetto da 500 milioni di euro di #AiutiCovid per ammortizzare gli effetti della pandemia; ieri l’esecutivo ha discusso delle regole per la concessione degli aiuti per coprire i costi fissi elaborati insieme dagli assessori Schuler e Philipp Achammer.

 

Come usare i fondi

 

È concorde la giunta sulla necessità di aiutare con sostegni economici a coprire i costi fissi quelle imprese rispondenti a precisi criteri dei settori artigianato, industria, commercio, servizi, ospitalità, giardinerie, industria lattiero-casearia e vinicola. Tali criteri prevedono che possano accedere a questi aiuti aziende che abbiano un fatturato complessivo che superava i 30.000 euro e che abbiano registrato un calo di fatturato di almeno il 30% nel periodo compreso fra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021. Con un calo del fatturato fra il 30 e il 40% il contributo sarà del 30% dei costi. Se il fatturato è calato fra il 40 e il 50% all’impresa interessata sarà consentita una sovvenzione massima del 40% dei costi fissi. Per perdite oltre il 50% il contributo coprirà comunque al massimo il 50% dei costi fissi. Le imprese di nuova creazione possono ottenere aiuti fino a un massimo il 30% dei costi fissi. L’importo massimo degli aiuti ammonta a 100.000 euro. Il budget provinciale a disposizione per questa misura è di 280 milioni di euro.

 

Il fattore tempo

 

Il problema sta nel fatto che prima di poter presentare domanda passeranno alcuni mesi, e le aziende hanno bisogno subito di ossigeno.
La giunta ha quindi pattuito con le banche che, qualora i dati relativi alle perdite possano essere comprovati dal commercialista dell’impresa stessa, all’azienda spetta il pre-versamento del 90% della somma richiesta. La Provincia fa sapere che attualmente si stanno adattando le infrastrutture tecnologiche per la presentazione delle domande per accelerare il più possibile i tempi. Le domande possono essere presentate fino al 30 settembre 2021 attraverso il servizio di e-government della Provincia e saranno elaborate in ordine cronologico. Entro un mese dalla presentazione della domanda scatteranno i pagamenti.