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i-Portunus: Start (all over) Europe Up

Il mondo della cultura è stato duramente colpito dalla pandemia. Per aiutarlo, è nato i-Portunus, un programma di mobilità destinato ad artisti e artiste in tutta l'UE.
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Foto: USGS (Unsplash)

Dopo oltre un anno di emergenza e crisi, sia sul lato sanitario sia dal punto di vista economico, si inizia a vedere via via la luce in fondo al tunnel. Un tunnel forse troppo lungo, però. Soprattutto per alcuni settori, come quello della cultura.

Il mondo dello spettacolo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia e forse uno di quelli meno tutelati a livello economico. Hanno chiuso locali e molteplici artisti sono rimasti senza nessuna possibilità di creare introiti dall’attività live – che è di gran lunga il business più redditizio, per esempio per un cantante, che guadagna molto di più dai concerti che dalle royalties, che non rappresentano una fonte d’introiti capace di mantenere una persona, fatto salvo per pochi casi noti al grande pubblico.

Molteplici artisti, attori, cantanti e musicisti si sono lamentati dei due pesi e due misure in certi casi utilizzati per il mondo dello sport e per quello dello spettacolo. “Perché possono esserci decine di migliaia di persone allo stadio e noi non possiamo esibirci live?” è stata una delle domande retoriche formulate più di frequente negli scorsi mesi.

A questo proposito, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha individuato proprio arte, spettacolo e attività ricreative come i settori più a rischio a causa delle misure di contenimento, con un’esposizione disomogenea per regioni.

L’Unione Europea (UE) si sta muovendo in favore dei giovani e meno giovani artisti colpiti nell’ultimo anno, con un progetto nato dal Parlamento Europeo (PE) e accolto con favore dalla Commissione dopo un accordo del PE con gli Stati membri.

Si tratta di Europa Creativa: un programma di sostegno ai settori culturali e creativi dell’UE per il periodo 2021-2027. Per questo è stata prevista una dotazione finanziaria di 2.4 miliardi di euro.

Secondo quanto riportato dalla Commissione Europea, saranno tre i filoni d’investimento: media, a sostegno dell’industria audiovisiva; cultura, a sostegno degli altri settori creativi e culturali; transettoriale, che affronta le sfide e le opportunità comuni dei settori culturali e creativi, compreso l’audiovisivo.

Nel concreto, gli obiettivi di questo programma europeo sono:

  • sostenere la creazione di opere europee e aiutare i settori culturali e creativi a cogliere le opportunità dell'era digitale e della globalizzazione, al fine di raggiungere il loro potenziale economico, contribuendo alla crescita sostenibile, all'occupazione e alla coesione sociale;

  • promuovere la competitività e l'innovazione dell'industria audiovisiva europea e aiutare i settori della cultura e dei media europei ad accedere a nuove opportunità, mercati e pubblico internazionali;

  • promuovere azioni innovative intersettoriali e media diversificati, indipendenti e pluralistici.

Saranno quindi sostenute finanziariamente le organizzazioni creative, incoraggiando i professionisti dell’audiovisivo e gli operatori culturali e creativi a operare in tutta Europa, raggiungere nuovi pubblici e sviluppare le competenze necessarie nell'era digitale.

Un progetto molto interessante nato dal programma Europa Creativa è i-Portunus. È ancora in fase semi-embrionale, ma i presupposti sono dei migliori.

Per artisti, creativi e professionisti culturali in cerca di collaborazioni internazionali, vogliano recarsi all'estero per il proprio sviluppo professionale, piuttosto che per trovare un nuovo pubblico o per presentare il proprio lavoro, i-Portus può essere un’occasione per mettersi in contatto con artisti affermati od organizzazioni culturali disposta a lavorare insieme su un progetto comune.

i-Portunus è infatti un progetto che si basa su uno schema di mobilità guidato dalla domanda, fornendo supporto finanziario e consentendo applicazioni dirette nei campi culturali.

Attualmente, i-Portunus è implementato da due progetti pilota, gestiti da due consorzi di organizzazioni culturali.

Il primo è guidato dal Goethe Institute, ha già lanciato cinque bandi nei settori culturali della musica, della traduzione letteraria, dell'architettura e dei beni culturali e finanzia la mobilità delle persone.

Il secondo, guidato dalla Fondazione Europea per la Cultura, finanzierà, invece, la mobilità culturale tramite un prossimo invito a presentare candidature per le organizzazioni disposte a ospitare eventi.

I risultati di questi due progetti saranno rivisti dalla Commissione Europea nella progettazione della forma finale di i-Portunus, per dare azione permanente al programma Europa Creativa 2021-2027. è previsto che i primi progetti del nuovo programma inizino nel 2022.