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Dal mistero alla luce

Altra buona prova dell'Orchestra Haydn, dai misteriosi suoni contemporanei alla luminosa religiosità di Mozart
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Hansjörg Albrecht

Martedì 11 febbraio 2020, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e il Münchener Bach-Chor hanno eseguito “Lux Aurumque” per coro a cappella di Eric Whitacre, la sinfonia n.0 in re minore di Anton Bruckner e il Requiem in re minore di Wolfgang Amadeus Mozart, programma che ha attirato molto pubblico. Ha diretto l’orchestra e il coro il maestro Hansjörg Albrecht di Freiberg. Il coro, l’orchestra e Albrecht avevano già collaborato nel febbraio 2019 eseguendo con successo la grandiosa composizione di Joseph Haydn “La Creazione”.

Il primo brano, “Lux Aurumque” di Eric Whitacre, è per soprano solista e coro a otto voci. Questo pezzo ha aperto la serata suscitando interesse nel pubblico e creando un’atmosfera di mistero e magia.

Il direttore si è preparato all’esecuzione della sinfonia n. 0 in re minore di Bruckner senza alcun distacco dal brano precedente, scelta che ha incuriosito gli spettatori. La prima sinfonia di Bruckner fu catalogata come n.0 dallo stesso compositore, che sembra averla rinvenuta durante un trasloco dopo essersi addirittura dimenticato di averla composta. L’orchestra ha interpretato il brano sinfonico esaltandone il carattere luminoso e improvviso, mescolato a movimenti di gusto viennese. Nell’andante si è potuto riconoscere uno stile decisamente neoromantico, ma anche l’intera sinfonia è apparsa caratterizzata da continui contrasti. Dal ritmo di marcia iniziale ai motivi più dolci del secondo movimento, cambiamenti ben interpretati dall’orchestra e resi manifesti anche grazie alla sensibile direzione di Hansjörg Albrecht. Anche il contrasto tra l’energia di Bruckner e le tinte fosche dell’opera di Whitacre ha contribuito a suscitare interesse nel pubblico.

Nella seconda parte del concerto, il coro e l’orchestra hanno eseguito il famosissimo Requiem in re minore di Mozart, con Sophie Klussmann come soprano solista, Olivia Vermeulen come mezzosoprano solista, Andreas Post come tenore solista e Yorck Felix Speer come basso solista. Il pezzo e l’interpretazione dei cantanti hanno riscosso lunghi applausi e stupore da parte degli spettatori. Molto apprezzate sono state le parti corali, anche se talvolta purtroppo sovrastate dalla massa orchestrale. Avremmo preferito in queste occasioni un maggior equilibrio tra le parti, a favore di una trasparenza delle voci.

Sicuramente il pubblico non aspettava altro che l’esecuzione del Requiem e a fine serata tutti sono rimasti soddisfatti dell’interpretazione, portandosi a casa anche le note malinconiche e passionali della profonda spiritualità dell’ultima opera mozartiana.

Il prossimo appuntamento con l’orchestra Haydn sarà martedì 3 marzo 2020 all’Auditorium di Bolzano alle ore 20:00, durante il quale verranno eseguite musiche di Nino Rota, Arthur Honegger, Jacques Ibert e Darius Milhaud, con Federico Mondelci come direttore e sassofono solista.

Lisa Lotti e Martina Defrancesco

Liceo Pascoli classe 4M - indirizzo musicale