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La Claudiana ha un nuovo Consiglio

Approvate le nuove modifiche dello statuto della scuola. Fra le novità la riduzione dei componenti del Consiglio che rimarranno in carica 3 anni anziché 5.

Accoglie nuovi componenti nelle sue fila la scuola superiore di sanità Claudiana di Bolzano, dopo la nomina di Klaus Eisendle, il 43enne primario del reparto di dermatologia all’ospedale di Bolzano, a nuovo presidente della scuola provinciale superiore di sanità, il 22 dicembre scorso. Oggi (15 marzo) la giunta provinciale ha definito gli altri rappresentanti del Consiglio di istituto: Vilma Gozzi (rappresentante della Direzione generale dell’Azienda sanitaria), Waltraud Tappeiner (per la Direzione tecnico-assistenziale dell’Azienda sanitaria), Herrmann Markus (rappresentante dei responsabili medici dei corsi di studio), Paola Sperindè (rappresentante dei responsabili dei corsi di studio) e Klemens Folie (rappresentante degli studenti).

Dopo le polemiche che hanno investito la scuola - con contorno di interrogazioni-fiume presentate dalla consigliera provinciale di Team Autonomie Elena Artioli - circa incarichi e assunzioni, la giunta provinciale ha approvato alcune modifiche allo statuto per adeguarsi alla nuova regolamentazione statale e per fare chiarezza sulle incompatibilità rispetto alla situazione giuridica attuale. Ecco che allora il Consiglio della Claudiana resterà in carica tre anni anziché cinque, come è stato finora; i componenti verranno ridotti a sei e viene eliminata la rappresentanza della Ripartizione provinciale sanità, in quanto svolge l’attività di vigilanza sull’istituto e finanzia la scuola superiore, due aspetti che costituiscono una incompatibilità. L’altra novità riguarda la possibilità per l’Azienda sanitaria provinciale di mettere a disposizione della Claudiana sia personale specializzato che amministrativo. Esprime soddisfazione l’assessora provinciale alla sanità Martha Stocker: “Il Consiglio della Claudiana è ora pienamente operativo e può nuovamente contare su competenze specialistiche molto elevate. Come prossimo passo si vuole avviare il lavoro per potenziare la collaborazione con il Tirolo e con la clinica universitaria di Innsbruck”.