Ambiente | Kölner Hütte

“Ritiriamo il progetto, per ora”

La Latemar Karersee GmbH rinuncia al discusso PPP che puntava a sostituire il rifugio Coronelle con un’immensa e impattante torre di vetro. Uno specchietto per allodole?
coronelle
Foto: Provincia Bolzano

È arrivata ieri (14 giugno) l’autorizzazione da parte della Giunta provinciale che dà ufficialmente il via alla Ripartizione Edilizia pubblica e servizio tecnico di effettuare uno studio di fattibilità atto alla riqualificazione del Rifugio Fronza alle Coronelle.
La decisione è arrivata in seguito alle critiche sollevate da salto.bz e dalle associazioni ambientaliste in merito al progetto PPP avanzato dalla Latemar Karersee GmbH che ambiva a sostituire lo storico rifugio Fronza alle Coronelle con un’immensa torre di vetro con 22 suites e una camerata da 6 posti letto, per un totale di 97 posti (l’attuale rifugio ne conta 65) assieme a un ristorante da 360 posti. Una cattedrale in un deserto di 2337 metri di altezza e dai costi, tanto ambientali quanto economici, del tutto insostenibili. 



Oggi, Florian Eisath, amministratore delegato della Latemar Karersee GmbH e della Tierser Seilbahn (la società costruttrice dell'omonima funivia entrata in funzione solo per pochi giorni prima di essere fermata a seguito alle gravi irregolarità riscontrate), afferma tramite una nota stampa di prendere atto della decisione del governo provinciale: "La nostra principale preoccupazione nel presentare il progetto PPP Kölner Hütte era, dopo tutto, quella di dare un impulso alla riqualificazione di questa importante proprietà. Accogliamo con favore la decisione del governo statale, anche perché conferma l'urgente necessità di agire”.
In attesa dei risultati dello studio di fattibilità, la Latemar Karersee afferma di voler ritirare la proposta di PPP, ribadendo al contempo di non voler rinunciare all'avanzare ulteriori iniziative sulla delicata e compromessa zona del Catinaccio, già “colonizzata” in gran parte dagli impianti di risalita controllati da Eisath. Lo stesso assessore all'Edilizia ed al Patrimonio Massimo Bessone ha manifestato la volontà di coinvolgere la Latemar Karersee a partire dallo studio di fattibilità. 

 

Va infine ricordato che conoscere i piani dei privati sul bene comune d’ora in poi sarà molto più difficile. Lo scorso febbraio, con la delibera n. 90 relativa alla modifica alle linee guida del PPP, la Provincia aveva infatti introdotto l’obbligo di non divulgazione delle proposte progettuali fino alla loro stessa eventuale approvazione. La decisione era stata giustificata dallo stesso Bessone durante un’interrogazione in aula presentata dal Team K per fare luce sull’argomento: “Oltre alla trasparenza devono essere tutelati altri principi come il buon andamento dell’attività amministrativa e la necessità di garantire un corretto svolgimento delle procedure di gara. Pertanto - aveva dichiarato allora l'Assessore - nelle fasi di valutazione va garantito soprattutto il principio di riservatezza, che è prevalente rispetto alla trasparenza. Il lavoro della Conferenza dei servizi - aveva aggiunto Bessone - non deve avere interferenze dall’esterno e i componenti della Conferenza devono mantenere il segreto d’ufficio e non possono divulgare informazioni”.