Società | La ricorrenza

“Bolzano non tratta”

Giornata europea contro la schiavitù di oggi, opera di sensibilizzazione anche nel capoluogo il 18 ottobre. Ospiti: Gabriela Strohmer, Julia Unterberger e Luisa Mosna.
Tratta
Foto: upi

Venerdì 18 ottobre si celebra la 13° Giornata europea contro la tratta di esseri umani istituita dalla Commissione europea nel 2006 per sensibilizzare l’opinione pubblica su di un fenomeno che interessa quasi un milione di persone nel continente europeo e che rappresenta per le organizzazioni criminali transnazionali il secondo business subito dopo il narcotraffico. I principali ambiti dove le reti criminali sfruttano le loro vittime sono la prostituzione, il lavoro (specialmente nel settore agricolo, manifatturiero ed edile), l’accattonaggio e le economie illegali forzate (spaccio e furti).

 

Cosa fa l’Italia

 

Da oltre 20 anni nel nostro Paese è presente una rete nazionale antitratta, istituita dal Dipartimento per le Pari Opportunità, che attualmente è composta da 21 Progetti, che coprono tutto il territorio nazionale e ogni anno forniscono accoglienza e protezione a circa 1.000 persone, valutano oltre 6.000 casi di sospetto grave sfruttamento e contattano circa 30.000 persone tra le popolazioni a rischio.

Va da sé che per contrastare efficacemente le reti criminali è di fondamentale importanza il lavoro coordinato tra sistemi antitratta e le diverse agenzie che si occupano del contrasto del fenomeno (forze di polizia, ispettori del lavoro e operatori sociali e sanitari). Anche quest’anno i Progetti Anti-tratta, il Numero Verde Nazionale in aiuto alle vittime di tratta e/o grave sfruttamento e il Dipartimento per le Pari Opportunità si impegnano nell’organizzazione, in numerose città italiane, di eventi di informazione e sensibilizzazione (seminari, convegni, mostre fotografiche, performance artistiche, flash mob) uniti dal filo comune rappresentato dall’hashtag/slogan #liberailtuosogno.

 

 

Lo scopo della sensibilizzazione è fare in modo che un tema così drammatico non passi inosservato o venga ritenuta una questione che non ci riguarda. Si vuole quindi accendere una speranza perché quei tanti sogni di donne, uomini e minori non restino per sempre ingabbiati nelle maglie delle reti di sfruttamento.

 

Cosa fa Bolzano

 

Nel capoluogo altoatesino dal 2003 è operativo il Progetto antitratta ALBA, che si occupa dell’emersione, accoglienza e inclusione socio-lavorativa di persone vittime di tratta e grave sfruttamento, o che si trovano in condizioni di vulnerabilità personale ed emarginazione sociale. Per l’occasione durante la mattinata del 18 ottobre verrà organizzato un momento di ritrovo presso il Bar Novum di via Macello con l’esposizione di uno striscione (“Bolzano non tratta”) analogamente a quanto si farà sull’intero territorio nazionale. Alla sera invece, presso la Sala Civica di Merano in via Huber 8 alle ore 20.30 è organizzata una serata informativa aperta alla cittadinanza con la presenza dell’assessora di Merano alle pari opportunità Gabriela Strohmer, della senatrice Julia Unterberger, della PM Luisa Mosna e del team del progetto Alba.