Politica | Elezioni comunali

“Lo devo ai cittadini”

Dopo il commissariamento Bronzolo torna alle urne. Bertinazzo, candidato sindaco di Uniti nell'Ulivo, fissa gli obiettivi: misure per i giovani e abolizione dell’IRPEF.
Bertinazzo, Alessandro
Foto: Gilberto Cavalli

Alessandro Bertinazzo ci riprova. Domenica 19 novembre il candidato di Uniti nell'Ulivo correrà per la poltrona di sindaco a Bronzolo dopo che il 20 marzo scorso, a metà mandato amministrativo, il Comune rimase senza giunta e senza maggioranza, dopo le dimissioni dell'assessora Bruna Corteletti Bertinazzo e dei sette consiglieri comunali d’opposizione, aprendo la via al commissariamento. Come se non bastasse Bertinazzo perse anche il posto al Consorzio dei Comuni. Oggi l’ex primo cittadino è appoggiato dal Pd - che ha deciso di non presentare un proprio candidato - e ha tutte le intenzioni di finire il lavoro iniziato due anni fa.

 

salto.bz: Bertinazzo, il 20 marzo scorso non è l’unica volta in cui la sua maggioranza è venuta a mancare a metà mandato, successe la stessa cosa anche 10 anni fa. Perdoni la franchezza, ma chi glielo fa fare a ricandidarsi?

Alessandro Bertinazzo: La passione, innanzitutto, e la convinzione che siano i cittadini a dover decidere della mia eventuale permanenza nella politica comunale. Ciò non può dipendere da questa opportunità prevista dalla legge secondo cui nel caso di dimissioni di 8 consiglieri il consiglio comunale non possa più deliberare facendo quindi decadere la giunta. Sono piuttosti gli strumenti democratici della mozione di sfiducia che vanno utilizzati. Mi ricandido perché lo devo ai cittadini che hanno creduto in me l’ultima volta, nel 2015. E mi auguro che la fiducia aumenti.

Perché dovrebbero votarla?

Perché gli elettori mi conoscono, sanno quello che ho dato al paese, come mi sono comportato, come ho trattato la gente. Per me i cittadini sono tutti allo stesso livello, con pari diritti e pari doveri, non ci sono categorie di privilegiati e forse questo modo di fare politica dà fastidio. Il sistema dell’elezione diretta permette ai cittadini di scegliere un sindaco su una scheda disgiunta, ciò vuol dire che si vota la persona e in un paese di 2800 abitanti sono le persone ad essere scelte, al di là delle appartenenze politiche. Dal ’95, e cioè da quando c’è l’elezione diretta del sindaco, il commissario è arrivato quattro volte. Due dopo Georg Mamming e due dopo di me, ma né io né lui apparteniamo a quelle fazioni politiche che hanno governato il paese da sempre. L’accordo costante e blindato era quello fra la Dc e la Svp. Ecco, io credo che la politica in un paese come Bronzolo c’entri poco, le influenze esterne non dovrebbero attecchire.

"Bronzolo deve mantenere le sue caratteristiche di paese ma deve anche seguire i tempi, puntare sull’arredo urbano, la rete infrastrutturale, sulla diminuzione del traffico e sulla vivibilità per giovani e anziani, per un paese a misura di persona"

Nel suo programma c’è un’attenzione particolare ai giovani, come l'individuazione di una zona abitativa convenzionata a prezzo calmierato per 35 famiglie o la costruzione di uno studentato con spazi culturali e di svago. 

L’obiettivo è portare a compimento quello che non siamo riusciti a fare prima dell’interruzione del mandato, il programma sarà quindi lo stesso del 2015. Del resto nei primi due anni si pongono le basi e in quelli successivi si concretizza. Bronzolo è rimasta ancorata a una mentalità antica, ha una vista corta, si preoccupa dell’immediato e non del futuro e, per parafrasare quello che disse De Gasperi, dobbiamo guardare alle prossime generazioni non alle prossime elezioni. Dobbiamo garantire stabilità, creare posti di lavoro per i giovani perché possano cullare quel sogno che era lo stesso che avevo io 40 anni fa e che sono riuscito a realizzare, ovvero quello di avere una casa propria. 500 euro al mese di affitto alla fine in mano non lasciano niente, con 600 euro di mutuo dopo 20 anni si può arrivare ad avere una casa, e bisogna creare i presupposti perché questo avvenga. Bronzolo deve mantenere le sue caratteristiche di paese ma deve anche seguire i tempi, puntare sull’arredo urbano, la rete infrastrutturale, sulla diminuzione del traffico e sulla vivibilità per giovani e anziani, per un paese a misura di persona. Già il mio predecessore aveva lanciato le convenzioni urbanistiche, come per esempio quella relativa alla zona abitativa in centro, noi abbiamo proseguito il lavoro, siamo riusciti a stabilire il prezzo degli alloggi a metro quadro, con il vincolo per due anni per la popolazione residente a Bronzolo. Va detto che in generale con le risorse che si hanno e che si ricevono dall’ente pubblico non si riesce a fare più di quello che prevede l’ordinarietà.

Bronzolo stando al modello di ripartizione dei fondi è in effetti il Comune con la minore capacità economica propria.

È così, siamo turisticamente depressi, non possiamo permetterci, come hanno fatto Bolzano, Merano e Laives, di pensare di estinguere i mutui e togliere addizionale IRPEF, che era uno degli obiettivi dell’amministrazione. Era infatti già stato predisposto il passaggio dell’illuminazione pubblica a led per risparmiare sul consumo, nella spesa corrente, al fine di poter ridurre l’IRPEF, fino ad abolirla, perché siamo uno dei sei comuni che ancora ce l’ha. Occorre cercare di mettere i cittadini in una condizione di parità rispetto a quelli degli altri comuni. 

"I miei 30 anni di esperienza come dipendente pubblico li metto a disposizione della comunità e francamente non so se la controparte possa fare lo stesso"

Passiamo alla vicenda della materna di lingua tedesca, privata, che sarebbe sovraffollata anche di bambini italiani mentre invece quella italiana, pubblica, è semivuota. Crede che il tema del finanziamento alla materna privata imposto dalla SVP sia una delle chiavi per capire la ragione per cui la sua giunta è stata silurata?

Potrebbe essere così, se la vogliamo mettere in questi termini. Il punto è che l’amministratore pubblico deve prima di tutto curare il patrimonio pubblico e se ne ha uno disponibile non dovrebbe acquisire spazi privati. 3 settimane fa abbiamo avuto un incontro con il vicepresidente della Provincia Tommasini, e una soluzione individuata è quella di istituire le sezioni trilingue nella parte italiana, cosa assolutamente possibile. In questo modo si verrebbe incontro ai genitori di madrelingua italiana che hanno deciso di iscrivere i propri figli alla materna tedesca che viene messa in difficoltà perché gli spazi sono quelli che sono. Credo che ampliare una scuola privata e lasciar vuota quella pubblica sia da inquadrare nelle questioni che la Corte dei Conti persegue. Insomma, il finanziamento pubblico per le strutture private non è possibile. 

A proposito di Svp la sua competitor più insidiosa, Giorgia Mongillo della civica Democratici sul territorio, già candidata alle elezioni del 2015 e che lei riuscì a battere per un pugno di voti, è appoggiata dal partito di raccolta. L’impresa si fa titanica?

Guardi, io vorrei fare altrettanto anche stavolta, batterla intendo, magari anche per un voto solo. Come dicevo la politica non dovrebbe influenzare i cittadini che hanno l’intelligenza per scegliere, soprattutto in una realtà come Bronzolo dove è chiaro chi si va a sostenere con la propria preferenza, perciò prenderò atto della loro decisione. Voglio solo dire che i miei 30 anni di esperienza come dipendente pubblico li metto a disposizione della comunità e francamente non so se la controparte possa fare lo stesso.