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Calabria in B&N

Viaggio al termine della notte: terza puntata
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
BRONZO DI RIACE
Foto: Di Valerio Riccardo

....continua...

Avanti tutta, che ci aspetta il Fiore, il Gioacchino che Dante mise in paradyse a danzar coi beati:

Vi è sepolto il Gioacchino da Fiore più letterato che monaco. Visionario e camminatore instancabile, dovette stare sulle palle a molti anche in anni più recenti.

Girò in lungo e in largo l'Italia e sulle sue tracce più a Nord persi il mio tempo prezioso che Sambucina in provincia di Cosenza è meglio lasciarla perdere e lo stesso dicasi di Casamari in provincia di Frosinone. Qui incontrammo un monaco depresso ma un'ottima confettura di pere confezionata delle sue consorelle di Viterbo. La storia ti frega che le memorie sono solo tali. I luoghi si perdono specie nel nostro paese di smemorati, rincoglioniti televisivi prodotti molto prima del test Invalsi.

“E lucemi dallato / il calavrese abate Giovacchino / di spirito profetico dotato”. (Paradiso, XII, 139-141)

Dante che non guardava in faccia a nessuno mise il Fiore cronosofico, millenarista nonchè rosacrociano tra i beati e i padri della chiesa.

Intanto per tornare alla burocrazia nel 2001 l'arcivescovo di Cosenza ha riaperto il processo di canonizzazione.

Minchia!!! Una pratica lunga quasi 1 millennio! E che ci lamentiamo delle lungaggini della giustizia?

Abbandonata San Giovanni sfiorita, l'intenzione era quella di passare qualche giorno al mare anche se ai primi di giugno l'acqua dello Ionio ha una temperatura poco invitante. Per raggiungere la costa ci vuole circa un'ora e guardando la cartina l'idea era quella di dare un'occhiata a Capo Colonna e scendere poi verso Capo Rizzuto.

Negli anni 70 Capo Vaticano, Tropea, il Gargano e Palinuro erano mete del turismo top....come andare oggi alle Maldive.

Oggi a mio avviso è meglio lasciare perdere e risparmiarsi i chilometri.....va bene il Marina di Venezia se non si vuol traghettare per la Sardegna bruciacchiata o qualche isola sperduta del Tirreno.

Capo Colonna a Sud di Crotone con gli scavi del tempio di Hera Lacinia il più importante santuario della Magna Grecia dell'età arcaica è quanto di peggio ha dato la Calabria in questo viaggio.

Tutto chiuso, scavi non visibili.....

Lasciato il Capo dall'unica Colonna, ci accingiamo a cercare un campeggio.

Siamo stanchi e ci infiliamo nel primo che capita che poi uno dice siamo dalle parti di Capo Rizzuto ehilà!

Tra parentesi visto che l'articolo è stato pubblicato ora, pare che i fuochi non fatui abbiano dato una mano alle riserve calabre anche i questa zona...

Ammazza che amore hanno sti dementi per la loro terra!

Già quel giorno e parlo dei primi di giugno, un fumo intenso impestava l'aria....immagino cosa è stato dopo...

Un trafiletto sulla Lettura del Corriere mi ricorda che nel 93 alle porte del Pollino fu dato fuoco a un Pino Loricato con una storia alle spalle di 1200 anni.

Dunque da queste parti il virus della demenza è presente da decenni...

Campeggio in discesa, spiaggia lunga 100m che par di soffocare, partita di calcio con urli e schiamazzi a pochi metri dal campero e l'indomani..... leviamo le tende.

Le pale eoliche sono proprio in direzione di Capo Rizzuto....ecchè me piazzo in un campeggio con energia verde prodotta dal vento sulla cabeza?

La mia ormai nota ipersensibilità mi porta subito via dalla costa, via da Capo Rizzuto che non vedrò mai, via da Le Castella che forse avrebbe meritato un'occhiata.

Obiettivo è Stilo solo che la S.S.106 ionica che attraversa tutti i paesi della costa a parte qualche tratto autostradale con monnezza in galleria (bisogna essere completamente deficienti per lanciare i sacchetti d'immondizia al centro della carreggiata ) è un incubo.

Una cosa curiosa sono i ponti giallini, carini tutti uguali, probabilmente prefabbricati, a senso unico alternato....in due non si passa.

Che siano stati subappaltati e quindi trattasi di sub-ponti?

E' lunedì e a Stilo ovviamente qualsiasi museo e chiesa sono rigorosamente chiusi....forse anche di martedì ma speriamo di no.

Piazzato il campero e consumato un buon panino coppa e pecorino accompagnato da una birra fresca ( a proposito in Calabria ....non ho mai trovato un ristorante aperto a mezzogiorno....saltano i pasti? ) guardiamo con curiosità malata il M.te Consolino con il castello Normanno sulla cima ( sti ex vichinghi da navigatori a ground zero a castellani amanti del sesto grado, mai capita sta storia ) che domina la fiumara dello Stilaro.

Questo castello a cui conduce una strada sterrata teoricamente illuminata di notte e nell'ultimo tratto una cremagliera modello 5 Terre, è una follia di età medioevale unita ad una follia di età moderna ossia la cremagliera in disuso, una delle tante ragioni per cui il comune è commissariato per forza e necessità.

A prescindere, i ruderi del castello si trovano in un posto spettacolare con rocce a strapiombo ed è d'obbligo usare le parole di Asterix: SPQN.......Sono Pazzi Questi Normanni!

La montagna ospita da tempo immemore grotte e anfratti dove i monaci basiliani hanno provato gioie e privazioni.

Serata gradevole con degustazione dei vini Peperosso di Cosenza e Bivongi di Reggio. Al chiosco " La Cattolica " l'argomento principe è il Bergamotto, l'oro di Calabria che vogliono accaparrarsi tutti anche chi non lo coltiva. Fantastico il gelato Limone&Bergamotto di produzione del gestore per altri versi molto critico sulla situazione del Paese, della Calabria, dell'Italia....del Mondo.

L'indomani attendo i bigliettai......Carta Nexi.....Software a uso e consumo della Cattolica che chiede la extrapassword di sicurezza.

Bestemmia modello ventriloquo.

Spiego al bigliettaio che ho fatto 1500 km per vedere la Cattolica su suggerimento della Sagramola.....prometto da spergiuro sulla casa di Tommaso Campanella nato e fuggito da Stilo che pagherò on-line a tempo debito.

L'epilogo è che entro gratuitamente.....prima o poi mi deciderò a strappare il biglietto se salterà fuori la famosa password Nexi Caz.

Archiviata Stilo visitiamo l'oasi di pace del Monastero Ortodosso di San Giovanni in Theristis.

Qui tutto è in perfetto ordine servizi igenici compresi....l'idea sarebbe di cedere in blocco tutta Stilo eterodossa agli ortodossi ma non pare possibile...

Scendiamo ancora più a Sud verso la fiumara Amendolea.

Il servizio di Geo fa riferimento alla locanda guarda caso " Il Bergamotto " dove parte il sentiero della fiumara.

Sto minchione di gestore chiude il martedì così ancora una volta i piatti tipici dell'Aspromonte rimangono un sogno.

Come dice Norman ai calabresi rimasti, che molti migrarono già all'inizio del secolo scorso in America, il turista non interessa una sega ...o si adegua o è meglio che prosegua dritto fino a casa...sua!

La fiumara Amendolea, Ragudi, la mèta di questo viaggio. L'abbiamo risalita per circa un'ora e mezza ma Ragudi il paese abbandonato era ben più distante e vediamo quel che riusciamo a vedere che il tramonto è vicino.

Mortacci...siamo pure esausti..... bono che RC è vicina.

L'indomani le nuvole maledette sono sullo stretto e l'Etna non lo vedi neanche all'infrarosso. Pioviggina e decidiamo di puntare sui Bronzi e relativo museo.

Pare che tutti i finanziamenti statali siano piovuti qui; il museo, un'architettura razionalista di Piacentini è stato svuotato e ristrutturato all'interno.

Tutto è perfetto e non serve la Nexi Caz!....Ma come? Per il museo principale della Calabria non serve e per quelli del cavulo caldo si?

Qui finalmente ho avuto quasi chiara la storia archeologica della Calabria!

Regione in questo senso ricchissima, a partire dai primi insediamenti del paleolitico quelli di Papasidero, poi i Bruzi, poi la Magna Grecia, poi i Romani, poi i Bizantini, poi i Normanni una stratificazione che rischia di essere cancellata dai sapiens odierni che di sapiens non sanno nulla.

Senza contare le ricchezze che la natura ha fornito gratuitamente a questa terra dal bergamotto ai limoni che fioriscono quattro volte all'anno.

Ma a quanto pare tutto ciò ha il suo rovescio: siamo passati dalla cultura contadina dalle radici millenarie alla sottocultura del consumo e del profitto che ha spazzato via tutto anche quello che potrà garantire la sopravvivenza, stante i tempi bui che ci aspettano. ( Leggi Uragano Tropicale a Catania di fine ottobre 2021 )

 

Dicevo dei soldi....

Manie di grandezza? Ospedali mal ridotti, sanità commissariata da decenni, servizi assenti, musei minori in abbandono e monnezza a tonnellate equamente distribuita.....qui si parla di un progetto di prossima realizzazione di Zaha Hadid la superstar delle curve non euclidee!

Progetti da miliardi di euro che solo Bakù con i petrodollari del riscaldamento globale può permettersi!

Cucù , Bakù...bau tette... diceva mia nonna!

Hadid purtroppo è morta nel 2016 e speriamo che questo progetto rimanga anche lui lettera morta perché la Calabria ha bisogno di ben altro.

Chiudo con il cippo di Garibaldi che qui in Aspromonte si prese una fucilata sul piede dai quei dementi di piemontesi che gli sbarravano la strada verso Roma Ladrona. Volevano far bella figura loro.....gli invidiosi!

 

                                                                                                                          

 

Qui finisce il reportage calabro ma la via del ritorno fu lunga, due le multe e le soste d'obbligo.

Lascio ai lettori le conclusioni …..che sia troppo critico o troppo sfigato?

Altre fotografie si trovano al seguente indirizzo internet:

http://www.riccardodivalerio.eu/viaggio_al_termine_della_notte%20bis.htm