Cultura | Video del venerdì

„Ferbegy? Verstehen Sie?“

Dario Mongelli sulla missione creativa della band, sul loro sound come vortice che ruota dolcemente e - non poteva certamente mancare - sul nome strambo dato al gruppo.
Ferbegy?
Foto: Ferbegy?

Fondata nel 2009 dai fratelli Mongelli, Anna (voce, tastiere, synth) e Dario (chitarra, voce ed eletronics), la band bolzanina pubblica il loro primo EP “What if trees could speak” un anno dopo. Successivamente nel 2014 completano il gruppo Alessandro Damian (basso) e Federico Groff (batteria) ed insieme registrano il loro primo full album “Soul Echoes”. Lo scorso maggio infine pubblicano il nuovo LP “Roundabout” dal quale hanno appena estratto il nuovo video “Butterfly Lullaby”, diretto da Alexander e Victoria Ebner della Ebner Film production. La loro musica consiste da diversi elementi, elettronici ed analogici, fondendo appunto l’elettronica con sonorità vintage e tanto altro ancora.

 

Ferbegy? - Butterfly Lullaby

 

salto.bz: Ciao Dario, il vostro tipo di musica sembra perfetto per "lasciarsi cadere" e per immergersi in un'altra dimensione, ed anche il singolo "Butterfly Lullaby", estratto dal vostro secondo full album "Roundabout", non fa eccezione. Come descrivereste il vostro stile?

Dario Mongelli (Ferbegy?): Mi piace pensare alla nostra musica come un vortice che ruota dolcemente, in un moto costante e malinconico, sempre alla ricerca di catarsi ed empatia. Ci sono diversi elementi, elettronici ed analogici, echi brit-folk ed incastri ritmici post-dubstep, che ruotano nel vortice e si fondono cercando di dare a melodia e pulsazioni un'unica amalgama sonora varia e coerente allo stesso tempo.

 

Mi piace pensare alla nostra musica come un vortice che ruota dolcemente, in un moto costante e malinconico, sempre alla ricerca di catarsi ed empatia.

Cosa volete raggiungere con la vostra musica?

Con "Roundabout", il nostro ultimo album uscito a maggio del 2017, siamo riusciti a dare una forma omogenea ad una serie di idee sviluppate nel tempo. La nostra "missione", con sfumature diverse, rimane sempre la stessa, ovvero spingerci sempre verso l'espressione creativa di sensazioni ed emozioni tramite musica e parole. Non credo ci sia un posto in particolare da raggiungere o un successo di qualche tipo da mitizzare, forse solo un'infinità di possibilità ed altrettante direzioni da scegliere e da vivere pienamente.

 

Probabilmente ve l'hanno chiesto già un milione di volte: da dove arriva il nome "Ferbegy?" e cosa significa?

Si è vero ce l'hanno chiesto spesso, ma d'altronde con un nome così strambo è giusto che ci si assuma le responsabilità. Ferbegy? significa "Verstehen Sie?" detto dal caposquadra pakistano con cui lavoravo diversi anni fa, quando vendevo, via telefono, vino italiano in Germania. Lui in particolare era un venditore pazzesco e nonostante non fosse molto chiaro quello che diceva, vendeva in continuazione centinaia e centinaia di euro di prodotti enogastronomici! Per noi "Ferbegy?" significa non prendersi troppo sul serio; metterci sempre passione direi quasi "operaia" ed un po’ di ironia.

 

E per chiudere, ci potete svelare i vostri piani per quest'anno? E avete nuovi progetti per il futuro?

Per il momento promuoveremo il nuovo video online e ad inizio estate suoneremo in alcuni open air. In futuro stiamo valutando se spostarci con un tour nel sud Italia… Comunque tutto work in progress.

 

 

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