Ambiente | Il caso

Inciviltà “indifferenziata”

A Bressanone volontari all’opera per raccogliere gli 870 kg di rifiuti accumulati in un anno lungo l’Isarco e la Rienza. “Si smaltisce illegalmente e consapevolmente”.
Rifiuti
Foto: upi

La storia si ripete. Sabato scorso, 13 aprile, le rive dell'Adige fra Gargazzone e Bolzano erano state ripulite grazie alla buona volontà delle associazioni di pesca FIPSAS, AP Bolzano e AP Appiano assieme all’associazione di rafting e canottaggio DRD4. 600 kg di rifiuti, fra nylon, bottiglie di plastica e imballaggi vari, sgomberati.

 

Ora è la volta di Bressanone. Pannolini, biciclette, sacchetti per le deiezioni canine abbandonati, un ammasso di rifiuti raccolti da 21 volontari che qualche giorno fa hanno ripulito di buona lena il tratto del fiume Isarco compreso tra la foce del Rio Scaleres a Varna e la confluenza con il fiume Rienza nei pressi dei giardini Rapp, così come anche in parte nel tratto successivo fino al campo sportivo di Albes e le rive della Rienza comprese tra la giardineria Auer e la confluenza con il fiume Isarco. In tutto 870 kg di rifiuti (in cinquanta sacchi di grandi dimensioni) che si sono accumulati nell’arco di un anno. C’è infatti chi, con noncuranza, lascia in giro le bottiglie di plastica, “smaltisce illegalmente e consapevolmente i propri rifiuti domestici o getta i cartelli stradali nel letto del fiume”, scrive in una nota l’ASM Bressanone SpA che adesso dovrà smaltire correttamente il carico di immondizia.

 

Discarica a cielo aperto

 

“Viene buttata via ogni sorta di cose, bottiglie di vetro e lattine di birra come anche un numero considerevole di biglietti gratta e vinci”, riferisce Markus Heiss, presidente dell’Associazione Pescatori Valle Isarco, che si è offerta per il lavoro di pulizia, un’iniziativa che è stata sostenuta dall’Ufficio Ambiente del Comune di Bressanone con un contributo di 700 euro. “C’erano anche molti rifiuti verdi di giardino vicino alla riva - prosegue Heiss -. Forse molte persone non ne sono consapevoli, ma lo smaltimento illegale delle ramaglie e rifiuti verdi è problematico, in quanto può causare la diffusione di piante non indigene e, in casi estremi, la rimozione di piante autoctone in prossimità dei corpi idrici”. 

 

 

Michele Bellucco, direttore dei servizi ambientali di ASM Bressanone SpA, chiede una maggiore attenzione e rispetto da parte dei proprietari di cani, un grosso problema è infatti rappresentato dai sacchetti rossi pieni di escrementi di cane. “Un atto poco igienico e irrispettoso che oltretutto inquina l’acqua con particelle di microplastica. I sacchetti per le deiezioni canine devono essere gettati nei cestini disponibili a sufficienza lungo le passeggiate”.

L’amministrazione locale nel frattempo pensa già al futuro: “In sinergia con ASM Bressanone SpA e l’Associazione Pescatori Valle Isarco vogliamo lanciare una campagna più ampia per il prossimo anno con il coinvolgimento della popolazione locale”, annuncia l’assessore all'ambiente di Bressanone Josef Unterrainer, “un ambiente pulito è alla base del nostro benessere e un’immagine curata della nostra città va a favore dell'ambiente, ma anche della qualità della vita dei cittadini e ospiti”.