Cronaca | Tribunale

Tundo interdetta per un anno

La società esclusa l'anno scorso da Palazzo Widmann nella gara per il trasporto disabili sta avendo guai in diverse regioni d'Italia. Il gip: troppe inadempienze.
Tundo
Foto: tundovincenzospa.it

Creando un certo clamore, nel marzo 2021 l'appalto per il servizio di trasporto scolastico “speciale” alla pugliese Tundo fu revocato da Palazzo Widmann “a causa di gravi inadempimenti ed errori professionali nell’esecuzione di altri servizi di trasporto”. La società fece subito ricorso, il Tar lo respinse e nel febbraio di quest’anno il Consiglio di Stato confermò il rigetto. Con il senno di poi, la decisione dei dirigenti della Provincia sembra aver evitato i disagi vissuti da migliaia di famiglie di ragazzi disabili in diverse aree della Penisola. Negli ultimi anni, infatti, il colosso degli scuolabus si è aggiudicato varie gare in tutta Italia. “La Vincenzo Tundo spa – ha scritto l’Espresso due settimana fa - ha rastrellato commesse in tutta Italia, ma ora il Gip di Taranto ne ha bloccato l’attività per un anno. Le indagini della Finanza, che lavora anche sulle responsabilità degli amministratori che gli hanno affidato il trasporto dei ragazzi e dei disabili, potrebbero portare a un’azione penale per truffa aggravata e frode in pubbliche forniture”.

Secondo quanto si legge su www.trnews.it l’azienda avrebbe ottenuto un appalto da 6,6 milioni di euro dalla Asl di Taranto per il trasporto di persone con disabilità presentando una offerta grazie a dei dati alterati. L’imprenditore Enrico Carmine Antonio Tundo, 50 anni, rappresentante legale della società Tundo Vincenzo spa, nell’autunno 2021 è stato denunciato per i reati di truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture e interdetto dall’esercizio di impresa per 12 mesi. Il provvedimento è stato eseguito dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Taranto. Nell’ordinanza, il gip Pompeo Carriere motiva il perché si è scelto di applicare la misura interdittiva massima: “le specifiche modalità della condotta, la gravità dei fatti denunciati, la durata nel tempo dell’azione e la reiterazione dei comportamenti illeciti in ambito imprenditoriale – scrive il giudice – appalesano una evidente incapacità di autocontrollo dell’indagato, a cui va fortemente limitata, per il periodo massimo previsto dalla legge, la possibilità di esercitare attività di impresa, al fine di impedire all’indagato di perseverare nelle condotte delittuose ai danni di pubbliche amministrazioni, continuando ad aggiudicarsi altre gare per l’affidamento dei medesimi servizi”. Secondo gli investigatori la società si sarebbe aggiudicata l’appalto milionario della Asl tarantina indicando di poter utilizzare 30 automezzi, di cui 10 elettrici e 20 di categoria Euro 6, con ulteriori 6 veicoli di scorta, ma i veicoli non sarebbero mai stati immatricolati mentre altri sono risultati immatricolati da altra impresa totalmente estranea all’appalto.

Due settimane fa sui giornali del Friuli Venezia Giulia è stata data notizia del fallimento della City Insurance, compagnia romena legata alla ditta Tundo Vincenzo S.p.A. cui la Regione autonoma aveva appaltato il servizio di trasporto scolastico per poi rescindere il contratto in base alle conclamate inadempienze della ditta. A Lecce e Brindis nel maggio di un anno fa la Tundo ha lasciato scoperte le Asl e smesso di erogare il servizio per mille disabili. Nelle Marche a settembre la Tundo ha lasciato scoperti 17 comuni. Nell’autunno scorso sono rimasti senza servizio per mesi 4.500 studenti e studentesse disabili di Roma.