Politica | Il ddl

Alta tensione sullo ius soli

Bagarre fuori e dentro il Senato con il via alla discussione sullo ius soli. Ma in che consiste il ddl? Come funziona nel resto d’Europa? E cosa si dice in Alto Adige?
Senato
Foto: upi

Uno spettacolo deplorevole quello andato in scena ieri (15 giugno) in Senato. Pietra dello scandalo il ddl sullo ius soli in discussione a Palazzo Madama che ha scatenato la protesta della Lega Nord fra grida e spintoni e con la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli finita in infermeria. Alcuni senatori hanno sfoggiato cartelli su cui campeggiavano scritte come “Stop all’invasione”, “Prima gli italiani”, “No ius soli”. Il segretario della Lega Matteo Salvini prontamente difende i suoi: “I senatori della lega in aula stanno facendo di tutto, occupando i banchi del governo, facendosi espellere e malmenare dai commessi, per bloccare la folle legge voluta dal Pd, in base alla quale per il solo fatto di essere nati qui automaticamente si diventa cittadini italiani. La cittadinanza va desiderata e conquistata! Noi non molliamo! La cittadinanza non si regala”. Fuori Palazzo Madama intanto il sit in di CasaPound e Forza Nuova, con alcuni manifestanti che, nel tentativo di raggiungere il Senato, hanno fatto esplodere petardi e fumogeni.

Cosa prevedono le modifiche, in breve

Il documento introduce uno ius soli temperato con il diritto alla cittadinanza per i figli degli immigrati che sono nati in Italia a condizione che uno dei due genitori sia in possesso di permesso di soggiorno permanente (se extracomunitari) o di permesso di lungo periodo (se comunitari) e cioè che sia residente nel nostro paese legalmente e continuativamente da almeno 5 anni. Inoltre può ottenere la cittadinanza, dietro dichiarazione di volontà, il minore nato da genitori stranieri oppure arrivato in Italia prima dei dodici anni quando abbia frequentato nel nostro paese un percorso formativo per almeno cinque anni. Può chiederla anche chi è entrato in Italia non ancora maggiorenne, e risieda da almeno sei anni nel Paese e abbia frequento un ciclo scolastico, o un percorso di istruzione professionale, ottenendo un titolo di studio, o una qualifica.

Lo ius soli in Europa, qualche esempio

In Germania le procedure per acquisire la cittadinanza sono più semplici e rapide rispetto all’Italia: dal 2000 è sufficiente che uno dei due genitori abbia il permesso di soggiorno permanente da almeno tre anni e viva nel Paese da almeno otto anni per concedere al minore straniero la cittadinanza. In Francia lo ius soli esiste dal 1515, e vige una specie di doppio ius soli: è più facile ottenere la cittadinanza per uno straniero nato nel Paese da genitori stranieri nati in Francia. Altrimenti la cittadinanza può essere acquisita dai 18 anni (ma ci sono delle condizioni). In Gran Bretagna acquista la automaticamente la cittadinanza il bambino che nasce su territorio britannico se anche solo un genitore ha la cittadinanza britannica o è legalmente residente nel Paese a certe condizioni (occorre possedere l’Indefinite leave to remain (Ilr), oppure il Right of Abode). In Irlanda vige lo ius sanguinis ma se uno dei due genitori risiede regolarmente nel Paese da almeno tre anni prima la nascita del figlio allora il minore ottiene la cittadinanza. In Spagna c’è la versione “soft” dello ius sanguinis: diventa cittadino spagnolo chi nasce da padre o madre spagnola oppure chi nasce nel Paese da genitori stranieri di cui almeno uno nato in Spagna. In Olanda la nascita sul territorio non garantisce la cittadinanza, che viene in pratica conferita solo dopo il compimento della maggiore età e se si è in possesso di un regolare permesso di soggiorno e si è vissuto nel Paese per cinque anni senza interruzioni. Chi invece è nato dopo il 1985 da un padre o madre olandesi e sposati, o da madre olandese non sposata, acquista automaticamente la nazionalità olandese anche se nasce fuori dal territorio.

Reazioni

A livello locale fra le considerazioni di Alessandro Huber del Pd: “Mi sento solo fino a quando non ritrovo il popolo della speranza - HOPE - che si batte per i diritti civili, che si batte per l'accoglienza e l'integrazione, finché non mi confronto con seconde e terze generazioni che vogliono essere italiani - che sono italiani, ci fosse sto benedetto ius soli - per cambiare l'Italia con passione e impegno civile” e di Marco Galateo (ex esponente di LN): “Ius soli... tra un po' cittadinanza anche ai turisti”, si inserisce una riflessione dell’organizzatore di concerti e storico Vanja Zappetti affidata a Facebook: