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Merano, il centrosinistra si unisca!

Finché si è in tempo, si lavori a costruire ponti solidi tra persone, storie individuali e politiche, culture e generazioni.

“Ho lasciato il partito democratico perché la sinistra andava via come la sabbia tra le mani” ma ho continuato a seguire la politica, pur in posizione defilata, operando per la costruzione del campo del centrosinistra riformista, ambientalista, intra etnico e multi culturale. Quando nel 2015 a Merano fu eletto per la prima volta un sindaco di lingua tedesca espressione di una lista Civica e dei Verdi ho gioito e sperato che nella mia città iniziasse una nuova stagione che avrebbe portato alla costruzione di un centrosinistra largo. Così purtroppo non è stato nel 2010 quando il sindaco Roesch si è presentato alle urne con un’alleanza stretta (TK e sinistra ecosociale), ma ancor peggio pare sarà quest’autunno quando, dopo un anno di commissariamento, il centrosinistra si presenterà all’elettorato con più liste e più candidati sindaco.

Insomma pare proprio che non ci sia nessuno dei leader, espressione dei partiti e movimenti del centrosinistra, che voglia legarla quella sabbia che scivola via tra le dita. I vari leader del centrosinistra mettono in guardia dal cambio di rotta che si avrebbe nell’amministrazione cittadina con un esecutivo a trazione centrodestra alleato con la svp. Eppure affinché Merano continui ad avere un’amministrazione di chiaro segno progressista, è sufficiente fare scelte di campo larghe in grado di rafforzarlo il centrosinistra ambientalista, democratico, eco sociale. Piantare bandierine per marcare il territorio quando il territorio sta franando, oltre ad essere profondamente sbagliato, è suicidario.

Finché si è in tempo, si lavori a costruire ponti solidi tra persone, storie individuali e politiche, culture, generazioni, utopia e disincanto, contrastando così il frazionamento del quadro politico con la generosità di chi sa che il proprio passo indietro è un passo in avanti per la comunità. L’elettorato è attento e non perdonerà scelte politiche di basso cabotaggio: dopo un anno di commissariamento la città chiede un governo autorevole con un programma che guardi agli interessi e bisogni della comunità e non già al mantenimento di rendite di posizione da parte dei partiti. 

 

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Sebastian Felderer Sab, 07/17/2021 - 18:53

Condivido in pieno il ragionamento di Vanda. Merano peró é in una situazione particolare. Parto dalla tua Sinistra, per buttarte l'occhio alla Destra, poi una SVP, che sembra essersi svegliata con delle forze brillanti e un Rösch, che brilla solo per lo splendore della Rohrer. E c'é di piu, anche Team K ha fatto una mossa, forse la migliore da quando esiste come gruppo. Allora che facciamo? Rösch e Team K su un binario, SVP e Sinistra su un altro? O mettiamo insieme Rösch, Team e Sinistra, evitando la SVP, che dopo vorrebbe fare da leader e incasina subito tutto. SVP e Destra potrebbero controbattere? Un autunno con tante domande e una cittá che attende un governo stabile, come Vanda si esprime giustamente.

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