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“Con il M5s autonomia al sicuro”

Il ministro Riccardo Fraccaro dalle pagine del Corriere del Veneto: “Spingiamo la Lega a fare meglio, la legge delega di Zaia non è la soluzione”.
Riccardo Fraccaro
Foto: upi

In materia di autonomia il Movimento 5 stelle fa sul serio, è quanto garantisce il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta Riccardo Fraccaro intervistato dal Corriere del Veneto. Un punto di vista notoriamente condiviso con il partner di governo. Durante la recente visita del vicepremier leghista Matteo Salvini in Trentino-AltoAdige, del resto, il concetto era stato ribadito forte e chiaro: “L’autonomia si difende con le unghie e con i denti, e va esportata anche alle altre regioni”.

Per quel che riguarda le forme con cui mettere in pratica le richieste di maggiore autonomia la posizione non è però sempre unanime. Ad esempio la legge delega auspicata dal governatore del Veneto Luca Zaia per la sua regione “non è la strada migliore per garantire funzioni e risorse. Il governo del cambiamento vuole riempire di contenuto il regionalismo e su questo, come M5S, siamo la novità che spinge anche la Lega a fare meglio di quanto ha fatto in passato. Con noi l’autonomia è al sicuro”. 

Intanto in Parlamento, prosegue il Ministro, “è già stata approvata la risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento del Def che impegna a proseguire nella piena attuazione dell'articolo 116 della Costituzione, continuando il percorso che dà seguito al referendum di Lombardia e Veneto. Ovviamente la tenuta dei conti e la solidarietà nazionale sono condizioni di base per attuare qualunque meccanismo di compartecipazione tributaria. Il nuovo modello di autonomia che vogliamo attuare rappresenterà un valore aggiunto per l’interno sistema-Paese e porterà vantaggi per tutti i territori”. E infine: “Alcune forze politiche hanno usato l’autonomia unicamente per conquistare privilegi e posizioni di potere, arrecando svantaggi ai cittadini e danni all’immagine dei loro territori. Vogliamo avvicinare la gestione delle risorse ai territori, ovviamente senza sottrarle ad altri, perché i cittadini possano guardare in faccia chi li amministra”.