Cronaca | Terrorismo

Gli alpini tornano al Brennero

La sospensione di Schengen passa anche attraverso la ‘militarizzazione soft’ del discusso confine.

La notizia è stata resa nota nei giorni scorsi. Ai confini di Brennero e San Candido sono stati inviati anche gli alpini e il tutto in seguito alla nuova emergenza terrorismo e sulla base delle decisioni prese dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza nell’ambito di un coordinamento che ha avuto luogo presso il Commissariato del Governo. Dal 14 dicembre sono operative ai confini pattuglie militari del VI Reggimento alpini che ha sede a Brunico e del Reggimento Logistico ‘Julia’ che invece ha sede a Merano. 
La presenza dei militari ha lo scopo di supportare i controlli delle forze dell’ordine che negli ultimi mesi sono stati rafforzati prima in presenza dell’emergenza profughi e successivamente per i nuovi pericoli legati al terrorismo internazionale

A questo proposito la Polizia di Stato ha reso noti i risultati dell’attività di verifica messa in atto ai due confini più delicati di Brennero e San Candido nelle ultime due settimane. 
Nei 25 posti di controllo istituiti sono stati identificati 450 cittadini stranieri e controllate 100 autovetture. Quasi 300 controllati in ingresso sono stati respinti perché non in regola con i documenti di viaggio, mentre 5 individui sono stati denunciati per false generalità fornite alle forze dell’ordine. La questura di Bolzano ha anche provveduto ad emettere 11 decreti di di espulsione nei confronti di cittadini irregolari presenti sul territorio nazionale. 

Per far fronte all’emergenza terrorismo nelle ultime settimane nel territorio provinciale sono stati anche istituite un’unità operativa di primo intervento in caso di emergenze gravi di l’ordine pubblico, mentre sono stati resi operativi dei nuclei di artificieri/antisabotaggio ai quali sono stati affiancati anche dei tiratori scelti