Mancano solo due timbri per completare il mio “Pilgerpass”, il tesserino di carta dove i pellegrini a conclusione di ogni tappa mettono un timbro. È uno strano fenomeno questa tessera fedeltà del pellegrino! Io che non ho mai raccolto i bollini del supermercato o collezionato figurine, ora la sera quando arrivo a destinazione quel timbro è più importante della stanchezza, della fame e della sete. La mia fidelity card ormai piuttosto sgualcita che porto nella tasca laterale dei pantaloni da trekking, attesta la mia fedeltà a un patto fatto con me stessa. Sancisce e riconosce in maniera ufficiale la fatica che ho fatto e contare gli spazi vuoti che mancano alla fine, mi aiuta a non mollare.

 

Oggi ci aspettano ben 25 chilometri e siccome questa tappa è classificata come impegnativa per via del grosso dislivello, prevediamo almeno 9 ore di cammino. Qualche giorno fa abbiamo incontrato un frate che ci ha detto: “pellegrinare è pregare con i piedi”. Io, vista la situazione, a questo punto prego PER i miei piedi.

Partendo da Obermauern seguiamo il bivio per Gö­riach e Virgen. Come sempre, passiamo la prima ora di cammino in totale silenzio. Il motto della tappa di oggi è “Nel respiro della vita” e l’esercizio prevede che facciamo particolare attenzione al nostro respiro, meditando su un passo della Genesi: “Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.”

La cosa mi mette un po’ sotto pressione perché penso che un passo biblico del genere dovrebbe ispirarmi chissà quale pensiero profondo. Poi però mi ricordo che il focus sul respiro è presente in tutte le religioni o pratiche di meditazione, mi rilasso e ci provo. Mi concentro sul rumore del mio respiro, ispiro più consapevolmente e fino in fondo al polmone. La mia testa si svuota e mi riempio di una strana gratitudine.

Ben ossigenati J procediamo lungo il “Sentiero dei sensi” attraversando i campi di Virgen. Proseguiamo poi il sentiero lungo il fiume Isel fino a raggiungere il ponte sul fiume, a valle di Mitteldorf. Dal lato destro del fiume prendiamo il sentiero n. 91 in direzione di Ganz e saliamo fino alla chiesa romanica di St. Nikolaus. Questa chiesa in stile romanico è situata sul lato in ombra del fondovalle di Matrei e all’interno sono conservati affreschi risalenti al XIII secolo.

Dopo una breve sosta ripartiamo per raggiungere il centro storico di Matrei attraversando la frazione di Bichl. Passiamo per il centro di Matrei, con la grande Chiesa di St. Alban, facciamo rifornimento di provviste nel negozio di prodotti regionali e attacchiamo la salita verso il punto più alto di oggi. Inizialmente camminiamo lungo il torrente Bretterwandbach e poi prendiamo il sentiero n. 515,  superando la Cappelletta di St. Veit. Infine giungiamo al Kals-Matreier-Törl a 2.207 metri, il punto più alto della tappa di oggi. Il rifugio omonimo situato sul passo è famoso per la sua cucina, quindi ci fermiamo e mangiamo con una vista meravigliosa sulle tante vette di tremila metri che ci circondano.

Per la discesa a Kals scegliamo il sentiero n. 502B, è più ripido, ma conduce direttamente al Gasthof Tembler. Passiamo la stazione a valle della cabinovia, superiamo i Dorferfelder e arriviamo a Großdorf e Unterburg. Qui visitiamo la celebre chiesa romanica di St. Georg. Ripartiamo e superato il ponte, imbocchiamo a destra il sentiero n. 31 e procediamo lungo la riva sinistra del torrente fino a Ködnitz. Alla fine con il sentiero n. 39 arriviamo alla Chiesa Parrocchiale di St. Rupert a Kals.
Sono veramente stanca ma con soddisfazione timbro il mio tesserino: manca solo più una casella! 

In collaborazione con Hoch und Heilig
Testi di Hoch und Heilig e Lucia De Paulis

Progetto sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e da Interreg V-A Italia-Austria 2014-20.