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Le parole per includere

Dall’identità di genere all’orientamento sessuale: è online il glossario dell'Università di Trento per farci da bussola e orientarci nel mondo delle differenze.
Le parole per includere
Foto: Unsplash

Che significa asessule? E cisgender? Chi è la persona non-binary? Perchè fare “coming out” è ok mentre “fare outing” è scorretto?
Con il nuovo glossario dal titolo “Le parole per includere e targato UniTn, Il Centro Studi Interdisciplinari di Genere ha voluto darci alcune tra queste risposte. Una bussola utile per orientarci tra le parole legate al mondo delle differenze, in particolare quelle riguardanti l’orientamento sessuale e l’identità di genere ma soprattutto, spiegano nell’introduzione, per incontrare e rispondere ai cambiamenti che stiamo vivendo. Un’esigenza dunque che non va ricondotta al mero “politicamente corretto” ma che nasce dall’idea di urgenza di riconoscimento e inclusione delle differenze con le quali condividiamo il nostro stesso spazio. Diversità che a partire dalle parole reclamano il proprio diritto ad esistere ed essere visibili.
Il testo, redatto da Anna Caprinali, Lorenzo De Preto e Alessia Tuselli, si pone dunque l’obiettivo di formare e informare (e di conseguenza normalizzare), in primis nel contesto universitario, sull’utilizzo corretto delle parole più ricorrenti nell’ambito di orientamento sessuale e identità di genere non soltanto per accrescere le proprie conoscenze lessicali ma per fronteggiare di petto il timore dell’ignoto e di tutta quella serie di paure alimentate da stereotipi e pregiudizi che sempre più spesso rischiano di sfociare in episodi di discriminazione e violenza.
Sull’importanza del linguaggio per favorire l’inclusione l’Europa si è pronunciata già undici anni fa: risale al 2010 la raccomandazione del Consiglio d’Europa sull'utilizzo di un lessico corretto come misura diretta a combattere le discriminazione nell’ambito dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, mentre è compito degli Stati membri attivare programmi di educazione e sensibilizzazione rivolti tanto alle autorità e istituzioni quanto alla cittadinanza.
In questo frangente, il glossario appena pubblicato si colloca all’interno di un progetto più ampio, frutto della collaborazione fra l’Ufficio Equità e Diversità, il Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità e il Centro Studi Interdisciplinari di Genere (CSG) dell’Università di Trento, una sinergia di realtà che si pongono l’obiettivo di innescare un processo di consapevolezza a partire dalla comunità accademica, per dare voce alle necessità di inclusione ma anche per rendere strutturali politiche per il benessere collettivo per la tutela delle differenze.