Politica | L'ateneo

"Preferisco le sinergie ai risparmi"

Lampis, vicepresidente di Unibz, replica all'ex consigliere Grillo. "Docenti pagati troppo? Se a Oxford gli insegnanti li pagano così poco il problema è di Oxford"
antonio lampis
Foto: (c) unibz

Francesco Grillo ha pesato le parole con grande attenzione, ha dato al discorso un taglio costruttivo ma ciò non è servito a rendere meno indigesta per una parte dei vertici e del corpo docente l’intervista che ha rilasciato a Salto.bz una decina di giorni fa. Il consigliere uscente di Unibz, tra le altre cose, aveva detto che, secondo lui, l’università si trova ad un bivio. Deve cioè scegliere se diventare un ateneo di livello internazionale o una scuola di specializzazione eccellente. A suffragare la propria tesi Grillo ha portato cifre e considerazioni.

“Gli studenti iscritti - averva detto - sono 3.700 e sono distribuiti su cinque corsi di Laurea e più di 20 tipologie di corsi. Ciò produce diseconomie di scala con un costo per studente che è  in media di 23.900 euro, laddove, secondo Grillo, la media per i paesi Ocse è di 18.000. Per la Germania il costo è di 18.500 e in Austria di 19.200”. Secondo Grillo Unibz dovrebbe ridurre quindi il numero di corsi e “dovrebbe focalizzarsi su alcuni insegnamenti legati a ciò che il territorio esprime, creando un forte vantaggio competitivo.Trovo realistico – ha detto - che studenti da tutto il mondo vengano a Bolzano per studiare come si costruiscono case sostenibili, combinando tradizione e innovazione. Oppure che vengano a studiare le tecnologie della neve.  Avrei molto piacere che a Bolzano si studi e si sistematizzi il modello che ha portato una provincia di 600 mila abitanti ad avere più turisti stranieri dell’intera Italia meridionale con le isole. Credo che ci siano punte di eccellenza nelle tecnologie che servono per dare sostanza al paradigma della sostenibilità e filiere agroalimentari di grande successo”.

Da due mesi è entrato in carica il nuovo cdu, sempre presieduto da Ulrike Tappeiner. Alla vicepresidenza è stato nominato Antonio Lampis, capodipartimento cultura e ambiente della Provincia. “Ricopro l’incarico da troppo poco tempo – spiega - per dare una risposta esaustiva. Trovo che Unibz si stia già muovendo nella direzione auspicata, ma allo stesso tempo universitas è un termine che implica anche apertura verso il mondo del sapere e credo che sarebbe molto importante tenerne conto”.

Se a Oxford gli insegnanti li pagano così poco il problema è di Oxford

Grillo ha ancora rilevato che i budget previsionali dell’Università ipotizzano un aumento di trasferimenti dalla Provincia di circa il 20% fino al 2024; ed è del 20% - ma in riduzione - la spesa che la Provincia ipotizza di sostenere sulle università (includendovi anche le altre strutture universitarie del territorio) fino a quella data. Secondo Grillo alcuni risparmi possono anche controllando le uscite previste per i docenti. “Ad Oxford – ha detto -  un professore associato percepisce uno stipendio che parte da 45.000 sterline (53.000 euro); la retribuzione base all’Università di Bolzano è di 70.000 euro. La realtà è che i ricercatori di qualità vanno nei luoghi dove trovano colleghi che hanno gli stessi interessi e passioni”.

"Se a Oxford gli insegnanti li pagano così poco - replica Lampis -  il problema è di Oxford, non di Bolzano …e purtroppo di tutto il pianeta. Se siamo messi così male nel pianeta è perché,  in tutto il mondo occidentale, abbiamo investito malissimo e poco in istruzione, a cominciare dalle scuole primarie. Per il resto non commento di più,  sono Vicepresidente da poche settimane, sto ascoltando molte persone che lavorano in Unibz ed esaminando dati. Di sicuro so che non si cresce proponendo risparmi, ma sinergie. Mi impegnerò per quelle, soprattutto”.