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L´economista ed il sindacalista

Avanzano sovrani i meccanismi di impoverimento materiale, culturale e sociale nel mondo ed in europa. Riccardo Petrella e Luca Visentini hanno qualcosa da dire.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Inizia giovedì, 19.3.2015, alle ore 18 nella Sala di Rappresentanza del Comune - in un dibattito con il segretario della confederazione europea dei sindacati CES, Luca Visentini, organizzato dal Centro per la pace e da Ecolnet dal titolo "Impoverimento e cittadinanza universale" - l'intensa due giorni del noto economista italo-belga Riccardo Petrella.

Dopo vent'anni di impegno alla Commissione europea e vari altri incarichi in istituzioni europeee, Petrella si è reso conto dei meccanismi deleteri che l'economia mondiale studia per depredare le risorse ambientali e per provocare la divaricazione fra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. E ha cominciato a impostare una nuova narrazione del mondo guardando lal realtà con gli occhi degli esclusi. E così si è messo alla testa dei movimenti popolari e civili che a livello europeo lottano per una economia di giustizia e per una difesa dei diritti umani e ambientali.

Noto al grande pubblico per il suo lavoro sui beni comuni e in modo particolar sulla difesa dell'acqua come bene universale (e dunque non soggetto al controllo dei privati) Petrella ha cominciato a lavorare per un Contratto mondiale dell'acqua e per una ripubblicizzazione del cosiddetto "oro blu" arrivando a ipotizzare un referendum nazionale per chiarire una volta per tutte che anche in Italia la popolazione rifiuta che sui beni pubblici operi la mano invisibile del mercato e del profitto. Il referendum ebbe un enorme successo e ancora oggi si attende l'applicazione convinta del pronunciamento popolare.
Ma la nuova narrazione del mondo di Riccardo Petrella prosegue oggi con un lavoro intensissimo per definire i meccanismi strutturali che generano l'impoverimento nel mondo con l'intento di creare delle soluzioni concrete per debellarli. E così è nata la campagna Dip (Dichiariamo illegale la povertà) che mira a far pressione sull'Onu affinché arrivi al 2018 - data simbolica che segna il 50° anniversario dalla promulgazione della Dichiarazione per i Diritti Umani (10 dicembre 1948) - a emettere un pronunciamento in cui invita gli stati membri a istituire dei meccanismi di contrasto che annichiliscano le cause generatrici di povertà. La campagna è partita dall'Italia e dal Belgio, ma ha toccato la Germania, la Francia, il Cile, l'Argentina e dal 24 al 28 marzo approderà a Tunisi al Forum Sociale Mondiale 2015.
Anche a Bolzano si è costituito un gruppo Dip che accompagna il lavoro di Petrella e giovedì sarà l'occasione per affrontare a ventaglio i grandi temi su cui si innesta progetto.

Petrella si confronterà con Luca Visentini che propio nei giorni scorsi è stato designato come segretario generale della CES, la confederazione europea dei sindacati (ETUC - European Trade Union Confederation ) .
Venerdì mattina dalle ore 9 alle ore 13 si terrà anche il convegno della Uil/Sgk sul tema "Impoverimento e ricchezza". Riccardo Petrella terrà la relazione introduttiva che sarà seguita da una riflessione di Luca Visentini. Al convegno sarà presente anche il Landeshauptmann Arno Kompatscher, anche perché l´iniziativa mira a coinvolgere le istituzioni locali.


Nel pomeriggio di venerdì alle ore 16 al convento di Novacella Riccardo Petrella terrà un laboratorio nell'ambito del progetto I take care of. Dialoghi per una nuova collettività che avrà come tema proprio la campagna Dip: Banning Poverty. Dichiariamo illegale la povertà.