Politica | Verso il ballottaggio

Il contropiede dei Verdi

Gli eco-sociali escono dall'angolo in cui voleva cacciarli la Svp ed offrono pieno sostegno a Renzo Caramaschi per dare alla città un governo di centrosinistra.

“I Verdi-Grüne-Verc/Projekt Bozen intendono appoggiare al prossimo ballottaggio la candidatura di Renzo Caramaschi e il centrosinistra. Riteniamo infatti la concezione delle destre incompatibile con una visione sostenibile della città e con i nostri valori”. Comincia così lo stringato comunicato stampa dei Verdi bolzanini, con il quale, oltre a rilanciare il progetto di un governo cittadino dichiaratamente contrario alle destre e all'ipotesi di una “grande coalizione”, si manda anche un chiaro messaggio alla Svp: la vostra rigidità la rispediamo al mittente

La mossa dei Verdi può essere descritta nei termini di un contropiede fulminante. E' noto infatti come la Svp, nei giorni scorsi, abbia ripetutamente fatto capire di non gradire la partecipazione degli eco-sociali all'eventuale maggioranza, tanto da accompagnare con una minaccia  il proprio sostegno: purché stiano fuori i Verdi. Uno schiaffo in piena regola, approfondito poco dopo da una intervista del quotidiano Alto Adige a Caramaschi, anch'egli, almeno secondo la lettera del testo, convinto che stavolta dei Verdi si potesse fare a meno. 

Che questa versione dei fatti fosse però un po' troppo sbrigativa l'ha messo in chiaro proprio l'ex city-manager, smentendo clamorosamente l'intervista all'Alto Adige (“Confermo che mi sono presentato come un candidato sindaco di centrosinistra. Questo è quello che rimango e, anche se comprendo la necessità di dare un governo stabile a Bolzano, voglio evitare le larghe intese, che anche nei governi di area germanica sono in crisi”), ma soprattutto chiedendo ai Verdi un incontro per confrontare i programmi e, in pratica, chiedere esplicitamente il loro sostegno. Cosa che puntualmente è accaduta.

Nella tarda mattina di martedì Caramaschi si è dunque recato in via Bottai per discutere coi diretti interessati il da farsi, proprio alla luce dei rispettivi programmi. Un'ora e mezzo di colloquio e poi il responso tanto atteso: appoggio incassato ed eco-sociali pronti a sfoderare un sorriso che la Svp, stavolta, non è riuscita a guastare. In serata è arrivato quindi anche il benestare di Rifondazione Comunista (unita ai Verdi al primo turno, non riuscendo però a piazzare nessuno dei suoi candidati in Consiglio comunale). 

Secondo Norbert Lantschneradesso per la Svp sarà molto difficile assumersi la responsabilità di far naufragare un progetto che, come abbiamo potuto constatare dal confronto diretto avuto con Caramaschi, poggia su una comune visione programmatica”. E di rimando, Marialaura Lorenzini: “Vogliamo assumerci la responsabilità di governare al di là dei tatticismi e delle ripicche basate su pregiudizi e incomprensibili veti esclusivi. Siamo convinti di poter offrire alla città le nostre competenze e la nostra passione civile”. Appena più cauto e preoccupato, infine, il commento di Lorenzo Vianini (Rifondazione Comunista), che in serata ha digitato da un vagone della metropolitana di Amburgo (dove attualmente risiede) le seguenti righe: “Finalmente la coalizione potrebbe sembrare di centrosinistra: un pizzico di idee e programma dei Verdi coloreranno il ventre della balena bianca. Non sarà un sostegno a tutti i costi e per ora si parla di ballottaggio, ben attenti a quanto succederà dopo: del resto Caramaschi l'ha detto, rispetta chiunque sia stato eletto democraticamente. In nome della governabilità, tutto! Ma chi farà il sacrificio più grande? Cosa mettono da parte i Verdi, rinunciano a fare l'opposizione sana e propositiva che negli ultimi giorni sembrava il loro destino? Incombono meno ostacoli rispetto al passato, alcune bruciature si sentono ancora, ma la paura di un altro commissario sembra spianare il sentiero per un nuovo governo della città. Forse. Perché si sa, con due soli assessori di lingua tedesca, il nein è sempre dietro l'angolo...”.