Economia | Pratiche sostenibili

Abiti “puliti” per grandi e piccini

Torna la Fiera del tessile eco-sostenibile a Bolzano il 20 maggio e Merano il 19 maggio. E’ promossa dall’Associazione Skonsumo e dai GAS-Gruppi acquisto solidale
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Skonsumo

Il prossimo fine settimana si svolge la fiera del tessile ecosostenibile Ekotex a Merano e Bolzano. Si tratta di un punto di incontro tra consumatori attenti e aziende che producono vestiti “puliti” in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente e delle persone. Scopo dell’iniziativa è quello di promuovere un modo di fare economia oltre la grande distribuzione. L’ingresso è libero.

Acquistare e indossare abiti “puliti” (rispettosi dell’ambiente e delle persone) piace sempre di più ai consumatori attenti, non solo perché fa bene alla pelle (i materiali vengono trattati e colorati con sistemi sostenibili) ma anche perché si sostengono i piccoli produttori che creano vestiti con tessuti naturali. Saranno proprio loro i protagonisti della Fiera del tessile eco-sostenibile che l’associazione Skonsumo e i GAS-Gruppi Acquisto Solidale promuovono da oltre cinque anni a Bolzano e Merano.

Quest'anno la fiera si terrà a Merano venerdì 19 maggio dalle 14 alle 19 presso la sala polifunzionale della Parrocchia S.M. Assunta, in via Carducci 40, e a Bolzano sabato 20 maggio, dalle 9 alle 19 sempre presso il Parco dei Cappuccini.

“Quello che proponiamo è il futuro”, spiega Roberto Di Felice, presidente dell’Associazione Skonsumo, “i consumatori cercano abiti sani e etici, e noi invitiamo piccoli artigiani che vendono i loro prodotti e informano sui loro metodi di produzione, sui materiali e sulle persone che stanno dietro questa filiera”.

Alla fiera i consumatori attenti hanno la possibilità di incontrare diversi produttori di vestiti e scarpe a basso impatto ambientale e sociale, attenti all'ambiente, alla salute delle persone, all'origine e alla lavorazione delle materie prime. Ad essi si associano espositori che propongono articoli "sostenibili" diversi dall'abbigliamento (DO.KO. system, Società cooperativa sociale pedagogia Waldorf Bolzano, Coop. La pecora nera Bolzano, Cooperativa Le Formiche, detersivi ecologici Verdevero.

Saranno poi presenti stand di associazioni con le postazioni informative su Gruppi di Acquisto Solidale, Libera Terra e altri.

A Bolzano, Otto Von Aufschnaiter parlerà di “Abbigliamento e salute”, dalle 10 alle 12, presso il Centro Trevi, mentre dalle 11 alle 12,30 si esibiranno i gruppi di musiche e danze popolari Fordecao e Mecholela, guidati dal maestro Stefano Masera. A seguire il gruppo musicale Zio Cantante con Erjon Zeqo. Sempre a Bolzano sarà possibile partecipare ad un corso di knitting con Alice Twain, autrice del libro “Ai ferri corti”, dalle 13,45 alle 17,45 presso il Centro Trevi. Contemporaneamente presso il parco si terrà il laboratorio di borse ocn materiali da recupero con Heidi Ritsch. Durante la giornata sarà presente anche la ciclofficina del Centro giovani Vintola 18 e nel pomeriggio, dalle 14 alle 18 , il mercatino dei pulcini.

Infine per gli interessati dalle 12 alle 13 sarà possibile effettuare una visita guidata  alla mostra “Tempo e denaro. Nel cerchio dell’arte” presso il Centro Trevi.

Per la pausa pranzo sarà possibile rifocillarsi presso lo stand  dell'AltroCatering, con prodotti bio, dal commercio equo e solidale e di Libera. Inoltre sarà presente Antonio Princi, dell’azienda agricola Vallata Sant’Antonino in Calabria, che porterà la spremuta delle sue arance.

La fiera è organizzata in collaborazione con l’Ufficio Tempi della città del Comune di Bolzano e l’oew, che sarà presente con un’istallazione artistica sul tessile.

L'ingresso è libero.

Contatti e informazioni:

www.skonsumo.org

www.facebook.com/skonsumofesta   (anche foto edizione 2016)

Bolzano: Roberto Di Felice 338.4925583

Merano: Claudia Calenzani, Tel. 328 8745861

Perché questo evento.

Come Associazione Skonsumo ci proponiamo di informare il consumatore, affinché abbia gli strumenti per poter fare acquisti con piena consapevolezza. Rispetto al settore del tessile vogliamo ricordare il disastro di Rana Plaza (Bangladesh), fabbrica di abiti per note marche della Grande Distribuzione Organizzata, che il 24 aprile 2013 ha causato 1.129 morti, o ancora il processo di sabbiatura dei jeans (quello che conferisce l'aspetto “usato”), che procura la silicosi nei lavoratori dei paesi dove questa pratica è ancora legale, come Egitto, Giordania, Siria, Bangladesh e Cina (fonte: www.abitipuliti.org/wordpress/wp-content/uploads/2010/11/Scheda_sanblasting.pdf).

Questi sono solo due esempi di questo settore che prospera danneggiando esseri umani e ambiente, ma anche noi stessi: quando indossiamo un abbigliamento con materie prime non coltivate con metodo biologico e lavorato con pesanti processi industriali può contenere sostanze che per forza di cose saranno a contatto con la nostra pelle e possono causare problemi di salute anche nel lungo termine.

La delocalizzazione delle aziende produttrici di abbigliamento, a discapito di popoli mal pagati e scarsamente tutelati dal punto di vista sanitario, ha anche comportato una crisi di un settore che è stato a lungo strategico per il nostro Paese e costituito da manifatture artigianali ormai quasi del tutto scomparse.

Noi proponiamo quindi questa fiera del tessile eco-sostenibile, per stimolare la crescita di un'alternativa a questo sistema di cui beneficiano solo i fatturati delle multinazionali, presentando piccole manifatture italiane, che producono abbigliamento creato da tessuti naturali, colorati con sistemi rispettosi per la natura e per l'uomo, in modo anche da creare un contatto diretto tra produttore e consumatore.