Società | I dati

Südtirol way of life

Stili alimentari degli altoatesini: il pranzo resta il pasto principale. Cala il consumo di alcol, binge drinking: - 30%.
Bicchieri
Foto: upi

L’ora di pranzo? È sacra per gli altoatesini. Uno studio ASTAT rivela che la percentuale di altoatesini per i quali il pranzo costituisce il pasto principale (consumato prevalentemente a casa) si mantiene su un livello più elevato di quello nazionale (di circa 10 punti percentuali). Questo sebbene tra il 2001 e il 2017 l’importanza attribuita dalla popolazione locale al pranzo, tralasciando le fluttuazioni dovute agli errori campionari, è andata leggermente diminuendo a favore della cena o della colazione che 9 altoatesini su 10 fanno “adeguata”, vale a dire comprendente latte o cibi solidi. 

 

Capitolo alcol

 

Dall’indagine emerge inoltre che il 12% dei maggiorenni beve alcolici fuori dai pasti una o più volte alla settimana. A proposito di consumo di alcol l’ISTAT fornisce i dati per l’anno 2017. Per quanto riguarda il consumo giornaliero l’Alto Adige si posiziona nettamente al di sotto della media nazionale: il 16,1% (nel 2014 era il 18,5%) degli altoatesini – 26,6 degli uomini e il 5,9% delle donne – consuma alcol giornalmente. Solo in Sicilia e Calabria in proporzione meno abitanti bevono quotidianamente alcol. La media nazionale è del 21,4%.

Il tasso annuo di prevalenza – cioè un consumo di una bevanda alcolica almeno una volta all'anno – in l’Alto Adige arriva al 71,3%. La media italiana è del 65,4%. Questo valore mostra un forte radicamento del consumo di alcol nella nostra provincia. Tuttavia in Alto Adige si è verificata una diminuzione rispetto al 2014 (-3,5%), mentre la media italiana è aumentata del 2,4%. Soprattutto la percentuale delle donne influisce sull’aumento del valore medio in Alto Adige. In questo caso giocano un ruolo i modelli culturali di consumo: le culture mediterranee e quelle transalpine concepiscono e accettano diversamente il consumo di alcol da parte delle donne. Il 7,8% degli intervistati in Alto Adige in contrasto con il 10,2% in Italia, mostra un consumo giornaliero troppo alto.

 

Cala il “binge drinking”

 

Un cambiamento molto positivo si osserva nella categoria del “binge drinking”, cioè il consumo di 6 o più unità alcoliche in una occasione. In questa categoria si nota un calo di più del 6 %: da 19,8% a 13,6%. La media nazionale è ancora più bassa, ma non mostra, in confronto all’anno precedente, alcun cambiamento (7,4 %). “Negli ultimi anni - afferma Peter Koler, direttore del Forum Prevenzione - i numeri sono diminuiti costantemente. Questi dati mostrano quanto sia importante ed efficace un lavoro di prevenzione continuo. Sono lieto che i rischi legati al consumo di alcol vengano percepiti sempre di più dalla popolazione dell'Alto Adige”.