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Lunga vita al trilinguismo

Oltre 1,4 milioni da investire per l’apprendimento delle tre lingue nella scuola d’infanzia italiana. Tommasini: “L’obiettivo è un’identità plurale per i bambini”.
Infanzia
Foto: USP/Diquirico

“Si tratta di un progetto che ha avuto successo”, motivo per cui sarà proseguito nei prossimi anni. Il riferimento del presidente Arno Kompatscher è all’offerta didattica trilingue (italiano, tedesco, inglese) attiva nelle scuole d’infanzia italiane dal 2017. “L’obiettivo dichiarato - spiega l’assessore provinciale alla scuola e cultura italiana Christian Tommasini - è quello di far acquisire ai bambini una vera e propria identità plurale, al di là della necessità di apprendere le lingue per un futuro lavoro”.

A tal proposito oggi (18 luglio) la giunta provinciale ha approvato una delibera che incarica la società cooperativa Alpha Beta di Merano a svolgere attività di plurilinguismo nella scuola dell’infanzia italiana negli anni scolastici 2017/18 e 2018/19. L'investimento complessivo è di poco più di 1,4 milioni di euro. Qualche dato: durante quest’anno scolastico 172 sezioni su tutto il territorio provinciale - ovvero oltre 3500 bambini, iscritti a 57 scuole di lingua italiana - hanno adottato il progetto della terza lingua che viene insegnata, lo ricordiamo, in forma ludica.

“In base alle moderne concezioni linguistiche l’apprendimento ludico della terza lingua si rivela utile e proficuo anche per un più facile apprendimento della seconda lingua e l’inizio precoce nell’apprendimento linguistico, come testimoniano studi condotti a livello internazionale, facilita l’apprendimento a tutti i livelli senza pregiudicare, anzi stimolando, anche l’apprendimento della madrelingua. In particolare, secondo le moderne concezioni nel settore della linguistica, imparare la terza lingua giocando si rivela utile e proficuo anche per un più facile apprendimento della seconda lingua”, così Tommasini.