Cronaca | Tunnel del Brennero

“Questa non è la Torino-Lione”

Sì alla tratta Fortezza-Ponte Gardena, opera da 1,5 miliardi pronta nel 2027. In attesa Bolzano e Bassa Atesina. Kompatscher: con la trasparenza nessuna protesta no-Tav.
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Foto: Salto.bz

Avvio della gara nel 2020, lavori da metà 2021 e conclusione entro il 2027, in tempo per l’apertura della galleria di base del Brennero nel 2028. È la tempistica della tratta di accesso Fortezza-Ponte Gardena, opera da 1,55 miliardi per la quale Provincia, Rfi e gli otto Comuni coinvolti hanno firmato il protocollo d’intesa. “Se da noi non si sono verificate contestazioni, come nel caso del Tav Torino-Lione, è proprio grazie al metodo adottato, basato sulla partecipazione” afferma Arno Kompatscher nell’incontro in cui si è parlato delle altre circonvallazioni ferroviarie legate al Bbt - Bolzano, Bassa Atesina, Trento - e dei progetti di mobilità che interessano il capoluogo altoatesino. Dall’areale all’A22. Tutto appare collegato. “Non sono solo annunci. Anche grazie agli interporti da finanziare con il pedaggio ambientale sull’autostrada riusciremo a spostare le merci, e non solo (anche le persone, ndr), sui treni” promette il Landeshauptmann. 

Se da noi non si sono verificate contestazioni, come nel caso della Tav Torino-Lione, è proprio grazie al metodo adottato, basato sulla partecipazione (Arno Kompatscher)

 

Protocollo firmato

 

La firma chiama nella sala riunioni della giunta provinciale il governatore, Alfreider, il responsabile della direzione investimenti di Rfi, Vincenzo Macello, nonché gli amministratori di otto Comuni toccati dal tracciato: Fortezza, Varna, Bressanone, Velturno, Funes, Chiusa, Laion e Ponte Gardena. Kompatscher non risparmia una stoccata sulle grandi opere alla politica nazionale, che interessa i 5 stelle per la posizione sul Tav e anche sul tunnel del Brennero. “Qui non ci sono marce di protesta, o contestazioni. I cittadini invece ci chiedono: quanto partite? È merito di questo approccio aperto e trasparente, che adotteremo anche per le altre tratte di accesso”.

Non sono solo annunci. Anche grazie agli interporti da finanziare con il pedaggio ambientale sull’autostrada riusciremo a spostare le merci, e non solo, sui treni (Kompatscher)

Segue Macello, delegato di Rete ferroviaria italiana: “Il percorso virtuoso ci ha permesso di chiudere la conferenza dei servizi. Resta da ottenere l’ok del Cipe e la verifica di impatto ambientale del ministero. Abbiamo comunque tutti gli elementi per i prossimi step”. Che sono, prosegue, l’avvio delle attività negoziali per la gara, a inizio 2020, la progettazione esecutiva con il via al cantiere a metà 2021, infine la conclusione entro il 2027.

Resta da ottenere l’ok del Cipe e la verifica di impatto ambientale del ministero. Abbiamo comunque tutti gli elementi per i prossimi step del progetto (Vincenzo Macello, Rfi)

 

 

Doppia galleria in val d’Isarco

 

“Anni fa qualcuno diceva che la galleria di base era inutile - dice Alfreider -. Oggi vediamo il traffico su gomma ormai insostenibile. Quest’opera insomma serve: miglioreremo la qualità della vita nelle valli e renderemo sostenibile la mobilità”.

Anni fa qualcuno diceva che la galleria di base era inutile. Oggi vediamo il traffico su gomma ormai insostenibile. Quest’opera insomma serve (Daniel Alfreider)

Dal punto di vista tecnico, la tratta sarà costituita da due gallerie ferroviarie che consentiranno il raddoppio dei binari, togliendo anche la pendenza da Bressanone a Fortezza. “In futuro non si sentiranno treni in val d’Isarco” precisa Martin Ausserdorfer, direttore dell’osservatorio Bbt.

 

Le altre circonvallazioni e le opere su Bolzano

 

Ci sono poi le altre circonvallazioni ferroviarie legate al tunnel di base. Per Bolzano, chiarisce Macello, nel primo semestre 2020 sarà rivisto il progetto preliminare, così come per Trento. Il tratto della Bassa Atesina è invece allo studio di fattibilità. L’intento è comunque concludere per tutte le tratte entro il 2028.

Riguardo a Bolzano ci sono tante opere da considerare: ad esempio la nuova stazione all’areale e l’accesso da Merano dalla galleria del Virgolo che consentirà il raddoppio della linea verso Merano (Kompatscher)

Il governatore guarda infine ai numerosi interventi, in particolare sul capoluogo, che coinvolgono Rfi, Provincia e Comune. Per la circonvallazione bolzanina “siamo ai progetti di massima”, afferma (mentre per lo spostamento di A22 in galleria il progetto è ancora mancante). “E ci sono tante opere da considerare: la nuova stazione all’Areale, il nuovo accesso a Bolzano dalla galleria del Virgolo che consentirà il raddoppio quasi totale della linea per Merano, con treni ogni 15 minuti. La tratta per la Bassa Atesina è in corso di inserimento nel piano urbanistico. Anche in questo caso Rfi, o meglio Italferr, studierà il tracciato coinvolgendo i Comuni”.