Cultura | Inaugurazione mostra

Lottozero alla Casa Atelier del Museion

Il ciclo di mostre inaugura il 21.03 alle 18.30 con un progetto di Luca Vanello. Intervista a Tessa Moroder, co-fondatrice della cooperativa Lottozero.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: Rachele Salvioli

Lottozero la cooperativa altoatesina che ha fondato il centro di arte e design tessile a Prato, è stata invitata dal Museion, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, a curare la programmazione della Casa Atelier per tutto il 2019. Abbiamo chiesto a Tessa Moroder, co-fondatrice di Lottozero di raccontarci qualcosa in merito.

In cosa consiste la programmazione che avete curato alla Casa Atelier?

Attraverso una serie di appuntamenti dedicati ciascuno ad un intervento site-specific di un artista, la proposta espositiva presenta tre ricerche molto diverse tra loro, accomunate dalla ricorrenza dell’elemento tessile.

Cosa significa site-specific?

Il termine site-specific si riferisce a interventi e installazioni concepiti per uno specifico spazio. Nel nostro caso i tre progetti si relazionano alla particolare struttura della Casa Atelier, così sviluppata in altezza, ognuno in maniera diversa. Nel modo di lavorare del primo artista, Luca Vanello, c’è sempre una componente site-specific nel senso che ogni suo intervento prevede che le opere si riadattino allo spazio in cui vengono inserite, con cambiamenti di natura anche formale e strutturale. Margrethe Brekke ha scelto di ampliare il suo raggio di azione facendosi ispirare non solo dagli spazi della Casa Atelier, ma anche dal capoluogo dell’Alto Adige e dallo scenario alpino che lo circonda. L’installazione di Anna Rose, l’ultima dei tre artisti in programma a settembre, è quella più propriamente site-specific perché si tratta di un nuovo lavoro nato ad hoc in seguito all’invito di Museion.

Che cosa vi ha chiesto di organizzare il Museion nella Casa Atelier?

Museion usa la sua Casa Atelier per dare spazio a realtà indipendenti del territorio. Una bellissima iniziativa per un’istituzione di questo calibro che permette di mostrare il lavoro di artisti giovani e di insegnare alle realtà indipendenti cosa significa lavorare ed esporre in un’ambiente museale classico. Museion ci ha lasciato molta libertà creativa, hanno accettato immediatamente le nostre proposte. Lo trovo veramente un progetto eccezionale e spero che altri musei decidano di seguire questa strada.

Il ciclo di mostre verrà inaugurato il 21 marzo con un progetto di Luca Vanello intitolato Tired Eyes Dislike the Young, puoi anticiparci qualcosa?

Lavoriamo con Luca Vanello (artista triestino residente a Berlino) da più di due anni; in questo periodo ha trascorso una serie di residenze nel nostro spazio a Prato, portando a termine un progetto di ricerca molto articolato, che ha richiesto diverse consulenze in ambito tessile. Questo progetto nasce dal suo interesse nel decostruire la materia, riportando gli oggetti ad uno stato materico precedente la loro forma riconoscibile e la loro funzionalità. Nel campo tessile, la tecnica del riciclo della lana cardata corrispondeva perfettamente a questa sua intenzione e pratica artistica. Durante i periodi di residenza a Prato Luca ha appreso da esperti del distretto tessile come fare la prima cernita dei tessuti e come stracciarli, fino a farli tornare allo stato di fibra. Il risultato di questo processo di rigenerazione, ottenuto in gran parte con l’aiuto di alcune aziende del territorio pratese, è diventato parte integrante delle sue opere scultoree. Abbiamo organizzato già due mostre con Luca, sia a Lottozero a Prato che a Torino, in occasione del Festival Nesxt, che ha luogo durante la settimana di Artissima e per il 2019 è stato scelto da Exibart come uno dei 222 artisti su cui investire, cosa che ci ha ovviamente fatto molto piacere.

Nel corso dell’anno sono previste altre due mostre, quali sono e qual è il filo conduttore che le lega?

Gli artisti scelti sono chiaramente accomunati dalla ricorrenza dell’elemento tessile: si tratta di ricerche estremamente diverse tra loro ma che permettono di articolare una riflessione attorno al ruolo del fattore tessile nell’arte contemporanea, un medium dalle molteplici potenzialità tecniche, materiche e concettuali. Seguiranno quindi dal 7 giugno al 25 agosto il progetto site-specific ad opera dell’artista norvegese Margrethe Kolstad Brekke e dal 6 settembre al 27 ottobre quello di Anna M. Rose, artista americana residente a Firenze.

La cooperativa Lottozero gestisce l’omonimo spazio di lavoro e centro di ricerca e di networking internazionale per l’arte, il design e la cultura tessile a Prato. A chi si rivolge il vostro centro?

Ci rivolgiamo principalmente a talenti emergenti dell'arte, del design tessile e della moda, rispondiamo ai loro bisogni di spazi, di macchinari per la sperimentazione, di confronto con altri creativi e di accesso a informazioni non disponibili online, che noi abbiamo grazie alle nostre conoscenze nel distretto tessile. In aprile ospiteremo per una settimana gli alunni di terza del Liceo artistico Walther von der Vogelweide, che verranno a Prato per conoscere il distretto industriale e per misurarsi con le tecniche tessili in ambito artistico. Non vediamo l’ora di fare questa esperienza, siamo curiose di sapere cosa penseranno questi studenti, visto che la realtà pratese con le sue 8.000 aziende attive soltanto nel tessile per bolzanini come noi è difficile da immaginare.

Cosa ti dà più soddisfazione del tuo lavoro?

Quando un’istituzione come Museion dimostra fiducia in noi e crede in ciò che stiamo facendo è una bella soddisfazione per tutti: per Lottozero, per la nostra curatrice Alessandra Tempesti e per gli artisti che rappresentiamo e che a loro volta ci danno la loro fiducia.

 

Calendario mostre:

Luca Vanello, Tired Eyes Dislike the Young
22/03 – 02/06/2019
Opening 21/03, 18.30 h

Margrethe Kolstad Brekke, How to Implement Utopia
07/06 – 25/08/2019
Opening 06/06, 19.30 h

Anna M. Rose, Homo Bulla
06/09 – 27/10/2019
Opening 05/09, 19.30 h