Ambiente | Mobilità alternativa

Metrobus: neanche la livrea…

Non sarà un gran tema, ma non si era promesso un “tram-look” al Metrobus dell’Oltradige? All’estero si fa proprio diversamente come dimostra l'esempio di Copenhagen.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: www.mynewsdesk.com/dk/mantruck-bus

Necessaria premessa. L’acquisto dei mezzi del Metrobus oltradigino è avvenuto tramite una gara di appalto della SAD.

Nelle “Caratteristiche tecniche per la fornitura di autobus snodati con pianale totalmente ribassato a tre assi” si legge fra le “1. Prescrizioni tecniche generali” che:

(…) Gli autobus dovranno essere caratterizzati da un design innovativo (cosiddetto “tram-look”) e dovranno rispettare la colorazione prevista dalla normativa della Provincia Autonoma di Bolzano (…)

La previsione appare a dir poco contraddittoria: tram-look e colori previsti per i bus interurbani, il nuovo verdolino rispetto al giallino dei bus urbani perché, di fatto, uno escludeva l’altro.

Ecco il Metrobus Sad-provinciale:

Dove sia questo “tram-look” solo Sad e la Provincia possono dirlo se non una striscia di pellicola che riprende il logo turistico altoatesino ma che, a ben vedere, non c’entra nulla.

Stendiamo un velo pietoso sul fatto che poi siano bus a gasolio, ma solo l’allora assessore ai trasporti e il suo tecnico potrebbero spiegarlo poiché la delegazione mista Provincia-Comuni recatasi a Nantes nel marzo 2012 non deve essersi nemmeno accorta che i bus lì operanti erano a metano, ma forse nessuno glielo aveva detto.

Che le cose possano andare assai diversamente lo dimostra il recente caso della “Cityline” 5C di Movia che debutterà il 23 aprile a Copenhagen e che rientra appieno nel concetto BRT (Bus Rapid Transit).

Cosa hanno fatto? E’ presto detto:

  • allestimento speciale dei bus Man Lion’s City articolati con la parte mobile centrale trasparente
  • colori che riproducono quelli della metropolitana all’esterno e all’interno
  • carrozzeria specifica, in particolare addirittura con un frontale del bus preso da un’altra marca (Neoplan) e con ben cinque porte d’accesso rispetto alle tre del Mercedes Citaro preso da Sad/Provincia
  • motore 6 cilindri da 290 cv a metano e fatto funzionare con biometano con un’autonomia di 500 km (questi ultimi dati sono solo un “dettaglio”, di certo indigesto per “taluni” sostenitori dei “pozzi petroliferi altoatesini” che, curiosamente, da un po’ di tempo non parlano più della Danimarca come esempio da seguire, ma che strano…eh!).

Ultimo aspetto: questi bus a biometano sostituiranno altrettanti bus a gasolio, praticamente un’eresia nel Sudtirolo puzzolistico dei “Besserwisser” che, mentre si bea di una manciata di bus a idrogeno e un futuro poker di bus (polacchi?) elettrici, sta per fare esattamente il contrario con i bus Sasa mentre per Sad il tema praticamente non è mai esistito con la gara per nuovi bus (tutti diesel) già in corso.

“Wir sind die Besten”? Ma dai…almeno la si smetta di prendere per il naso i/le cittadini/e perché si è dimostrato che il “naso” proprio non lo si è messo fuori dai confini provinciali e, quando lo si è fatto, lo si è fatto apparentemente con le "fette di speck sugli occhi" e le "orecchie turate". Altrimenti tali palesi defaillance sul Metrobus nostrano, fra scelta della trazione e il “tram-look”, non sarebbero dovute proprio capitare.

E, giusto per... farsi del male, ecco un filmato sui nuovi bus della capitale danese.

Movia Cityline - Trafikselskabet Movia