Società | Pellegrinaggio

Hoch und Heilig #4

Quarta tappa del pellegrinaggio "Hoch und Heilig" da St. Oswald a San Candido: Confidare nell’Amore
Avvertenza: Questo contributo è un messaggio promozionale e non rispecchia necessariamente l'opinione della redazione di SALTO.
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Foto: ©Martin Schönegger

"Ma chi me lo fa fare?!” Il quarto giorno iniziano i dubbi. Uno o due giorni interi di camminata capitano, ho già fatto diversi weekend in montagna. Però poi il lunedì vado a lavoro dolorante, cammino un po’ come John Wayne, ma alla fine mi riprendo.

Qui invece siamo ben oltre, è il quarto giorno di cammino! Solo adesso realizzo appieno la differenza fra un’escursione e un trekking prolungato. La stanchezza è soprattutto nelle gambe, ma si sta diffondendo un po’ in tutto il corpo. Dopodiché si fa spazio anche fra i miei pensieri: „che razza di idea! Un pellegrinaggio, io!? Stasera scendo a valle e torno a casa.“ Trascino i piedi come un bambino capriccioso. Però sento che andare contro quest’inerzia fisica e mentale è un processo positivo, un’evoluzione. Come un massaggio muscolare, che mentre lo fai ti fa male, ma ti rendi conto che ti sta facendo bene perché scioglie una parte indurita. Vincere la fatica mi sta sciogliendo qualcosa dentro e così continuo a camminare.

 

Oggi ci aspettano 24 Km e 7 ore di percorso. Per fortuna la tappa di oggi è facile e a bassa quota, il punto più alto, 1.397 metri, lo raggiungiamo praticamente subito dopo la partenza. Mentre cammino, mi chiedo se chi ha progettato questo percorso abbia inserito tanta discesa perché sapeva che il quarto giorno è dura? Magari è dura per tutti, non solo per me! Il pensiero che questa sia una fiacca fisiologica comune a tutti mi consola. Seguendo un sentiero in mezzo ai prati arriviamo a Kartitsch, dove si trova la Chiesa Parrocchiale di St. Leonhard. Fu consacrata per la prima volta nel 1386 e nel 1479 fu ampliata fino alle dimensioni attuali. Porta anche il nome "Schimmelkirche" („chiesa del cavallo bianco“), perché si narra che il conte Leonhard von Görz consegnò personalmente con il suo cavallo il materiale da costruzione per l’ampliamento.

 

 

Da St. Leonhard attraversiamo la strada statale e proseguiamo in direzione di Kanter/Schus­ter. Dopo una breve salita verso Birgl seguiamo la Hollbrucker Lan­desstraße e raggiungiamo il Santuario di Hollbruck, una chiesa barocca riccamente decorata, che risale al XVII secolo.

Come per la tappe dei giorni precedenti, il percorso del pellegrinaggio „Hoch & Heilig“ ci propone di camminare in completo silenzio per un’ora. I primi giorni per il mio gruppo era difficile non parlare, ma con l’abitudine sta diventando sempre più facile. Anzi, iniziamo quasi a sentirne il bisogno. Il „motto spirituale“ di questa tappa del pellegrinaggio si chiama „confidare nell’Amore“ e ci propone di meditare su alcune domande: Quali sono gli eventi e le persone nella mia vita che mi fanno avvertire la presenza, l’aiuto e l’amore di Dio? La mia fede personale fino a che punto coincide con la fede collettiva e con la dottrina della chiesa? Quali sono i punti in cui la mia fede personale diverge? 

Da „pellegrina per caso“ quale sono, mi sorprende che fra queste domande ce ne sia una che ammette perplessità verso la dottrina della chiesa e addirittura ci invita a differenziare fra fede personale e fede collettiva! Mi rendo conto di essere piena di preconcetti e mi si apre uno spiraglio mentale: forse aldilà di tutte le dottrine, un pellegrinaggio può essere un arricchimento spirituale anche per chi come me è partito con l’idea di fare semplicemente un trekking.

Per non sbilanciarmi troppo, per ora continuo a confidare nella benevolenza di chi ha progettato questo percorso in discesa. Prendendo il sentiero n. 14 e poi 467 raggiungiamo Rablà in Val Pusteria. Da qui proseguiamo sulla destra del fiume Drava lungo il sentiero n. 1 e superiamo il prato delle farfalle in direzione di Sillian. Una volta a Sillian imbocchiamo il sentiero che porta alla Chiesa Parrocchiale di Maria Himmelfahrt. E con questo siamo arrivati a metà della tappa di oggi.

 

 

Ci riposiamo un po’ prima di iniziare la seconda metà del percorso, che sale dalla chiesa parrocchiale di Sillian verso Kopsgute. Procediamo sul sentiero n. 1 in direzione di Arnbach. Sulla pista ciclabile lungo la Drava attraversiamo il ponte sul lato sud del fiume e prendiamo il sentiero che costeggia la riva destra seguendo le indicazioni per Prato alla Drava. È bello camminare lungo il fiume col rumore costante dell’acqua in sottofondo.

A Prato alla Drava imbocchiamo il sentiero Herrnsteigl, che ci porta alla stazione ferroviaria di Versciaco, dove prendiamo il sottopasso per il centro del paese. Seguiamo la pista ciclabile di fondovalle e attraversiamo diversi campi fino a raggiungere San Candido, la nostra meta di oggi.

Attraversando i campi ci siamo orientati puntando lo sguardo sul campanile della Collegiata di San Candido. Il convento benedettino fu fatto erigere nel 769 dal duca Tassilo, come punto di appoggio per l’opera di cristianizzazione dei popoli slavi ed è uno dei monasteri più antichi dell’arco alpino. L’odierna Collegiata dedicata a San Candido e San Corbiniano risale invece al XII/XIII secolo. Con la sua imponente cupola affrescata nel 1280, la cripta e il gruppo della crocifissione del XIII secolo, è considerata il più importante monumento romanico del Tirolo.

 

Anche per oggi ce l’abbiamo fatta. Ci guardiamo intorno, alle spalle le Dolomiti di Sesto con le sue famose Tre Cime. L’idillio è tale che sembra di far parte di una cartolina o una pubblicità. È difficile credere che durante la Grande Guerra San Candido fosse proprio sulla linea del fronte.

 

 

In Zusammenarbeit mit Hoch und Heilig
Texte von Hoch und Heilig und Lucia De Paulis

Gefördert wird das Projekt durch den Europäischen Fonds für regionale Entwicklung und Interreg-V-A Italien-Österreich 2014-2020.