Politica | Fase 2 stress test

“Folla, non c’è solo Bolzano”

Assembramenti, il leitmotiv dell’estate? Caramaschi risponde a Widmann che ha chiesto rigore mostrando il lago di Fiè: “Severità giusta, ma valga per tutti”. I controlli.
Caramaschi, laghetto Fiè
Foto: Comune Bolzano

Nei giorni scorsi è stato Thomas Widmann, in veste di assessore provinciale alla salute, a ravvisare i rischi nel comportamento dei cittadini durante la Fase 2 del coronavirus. “Sono preoccupato per quanto sta avvenendo in particolare a Bolzano, troppa gente che non rispetta le distanze e se ne infischia delle regole”, ha scritto nella lettera inviata al sindaco Renzo Caramaschi, resa nota dal quotidiano Alto Adige. Una situazione per altro comune non solo ai luoghi nevralgici del capoluogo ma ad altre mete turistiche nel resto del territorio, a partire dai laghi presi d’assalto nel fine settimana. Ed è proprio con l’immagine di uno di questi, il laghetto di Fié affollato (il comune di Arno Kompatscher, sarà un caso?) che ha mostrato il primo cittadino rispondendo all’assessore. Giusto l’appello alla severità necessaria - lascia intendere Caramaschi, che era per la linea dura quando la Provincia voleva allentare e ora si trova “bacchettato” da coloro che hanno anticipato la ripartenza -, ma “non c’è solo Bolzano”, dice, “guardate qui”.

 

Assembramenti, botta e risposta

 

Caramaschi sta attento a non travalicare i toni nella risposta. Lo fa nella conferenza stampa virtuale del lunedì, in cui si presenta con la fotografia stampata di Fiè. Per mostrarla al momento opportuno. 

Prima la diplomazia. Il sindaco accoglie l’appello di Widmann ad intervenire con tutte le misure necessarie per evitare i troppi assembramenti, che a suo dire si sarebbero verificati in città, e sottolinea di comprendere il senso di responsabilità che ha spinto l’assessore a esprimersi in tal senso. “Ma - aggiunge Caramaschi - non vorrei ci si limitasse a guardare solo la città di Bolzano”. 

Giusto l’appello di Widmann contro gli assembramenti, e noi facciamo il nostro, ma non si guardi solo Bolzano: domenica è stato così dappertutto, a Caldaro, Monticolo, Fiè 

È il momento di esibire la foto: “È stato così dappertutto domenica; a Caldaro, a Monticolo, a Fiè. L’impegno del Comune di Bolzano è stato e sarà  massimo per salvaguardare con le varie misure e disposizioni, la salute dei cittadini. Deve essere chiaro però, che nessuno si diverte a comprimere la gente a casa o a limitarne le libertà individuali”. 

 

Vertice sui controlli

 

Le istituzioni non stanno con le mani in mano. Mercoledì, annuncia il primo cittadino, ci sarà un nuovo incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (il vertice con le forze dell’ordine coordinato dal commissario del governo) e “torneremo a parlare anche di questo tema”, precisa Caramaschi. “Aggiungo di aver fatto monitorare dalla polizia municipale la situazione. Abbiamo raccolto materiale e quindi potremo intervenire”. 

Dall’inizio dell’emergenza i soli vigili urbani di Bolzano hanno fatto ben 16.000 controlli con 800 sanzioni. Ma i cittadini siano responsabili

Ci sono poi alcuni dati. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, riepiloga l’amministratore, sono stati fatti “dai soli vigili urbani di Bolzano ben 16.000 controlli con 800 sanzioni per violazioni delle disposizioni sul Coronavirus”. “Non abbiamo però un esercito di vigili tale da poterci consentire di controllare costantemente tutti i 108.000 cittadini di Bolzano - prosegue -. È una questione di comprensione e intelligenza. Sottolineo che la  fase 2, non va scambiata per la fase 3. Siamo in un periodo di convalescenza, di ripresa in libertà vigilata. Va riconosciuto che la stragrande maggioranza dei bolzanini si sta comportando bene, indossando la mascherina e rispettando le distanze. Poi ci sono 2-300 persone su 108.000 abitanti - conclude -, una percentuale minima, che non ha capito la gravità della situazione” .

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Bernhard Oberrauch Mer, 05/20/2020 - 09:39

Se Caramaschi dichiara che "L’impegno del Comune di Bolzano è stato e sarà massimo per salvaguardare con le varie misure e disposizioni, la salute dei cittadini." lo vorrei confrontare con la critica dello scienziato Stefano Montanari che spiega che la mascherina non è soltanto inutile, ma anche dannosa: le persone sono costrette ad inalare anche l'anidride carbonica, lo scarto della respirazione, e questo porta a una acidazione che rende il corpo più attaccabile per malattie. Inoltre una maschera bagnata è il clima ideale per muffe, batteri e virus.
https://www.byoblu.com/2020/05/12/montanari-ii-la-rivincita-byoblu24/
Se il Comune di Bolzano si vuole impegnare per la salute dei cittadini, dov'è l'impegno per ridurre il traffico motorizzato? Si è visto che l'inquinamento dell'aria indebolisce i polmoni- questo lo ho fatto notare nella mia lettera aperta al presidente del consiglio Kompatscher dove attendo ancora una risposta dettagliata https://www.salto.bz/de/article/04042020/coronavirus-fragen-wissenschaf… .
Fino ad oggi le varie misure e disposizioni non sono state giustificate scientificamente e riconducibili, attendo ancora le risposte dettagliate alla mia lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana, al Governo Italiano e al Ministero della Salute https://www.salto.bz/de/article/29042020/coronavirus-dove-la-chiarezza

Mer, 05/20/2020 - 09:39 Collegamento permanente