Società | Il polo espositivo

“Museion, un flop?”

La domanda di Ulli Mair a Achammer, che nega: “Ingressi aumentati. Ma il contemporaneo è in difficoltà ovunque”. Per il dopo-Ragaglia si attende ancora.
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Foto: Museion/Seehauser

È vero che Museion è un flop come ha detto il mese scorso Vittorio Sgarbi, neopresidente del Mart di Rovereto, a cui non manca certo la vena polemica? Tutt’altro, risponde indirettamente Philipp Achammer, che replica in via istituzionale al quesito posto in un’interrogazione da Ulli Mair dei Freiheitlichen. Il museo affacciato sui prati del Talvera, precisa l’assessore, ha conosciuto “un costante aumento dei visitatori”. Tuttavia, ammette la difficoltà generale per “il contemporaneo”, che è “sempre più difficile da raggiungere e ha sempre meno visitatori”. A sua volta la presidente del polo espositivo, Marion Piffer Damiani, invita ad effettuare il confronto con istituzioni “simili”, di pari dimensioni, vedi il Kub di Bregenz o il museo civico di Lienz. E fa capire infine che il nome di chi sostituirà la direttrice (in proroga) Letizia Ragaglia si saprà molto probabilmente dopo giugno.

Museion ha conosciuto un costante aumento dei visitatori. Ma il contemporaneo è sempre più difficile da raggiungere e ha sempre meno visitatori (Philipp Achammer)

 

Gli ingressi e la mission

 

Museion si salva agevolmente dalle critiche con il numero di ingressi, cresciuti in due anni dai 49.440 (compresi 8.469 delle scolaresche) del 2016 ai 53.544 (di cui 9.764 per le scuole) del 2018. I fondi provinciali per l’attività ordinaria hanno avuto un’oscillazione: 2,315 milioni nel 2016, 2,265 nel 2017 e ancora 2,315 milioni nel 2018.

 

 

 

Quanto all’esigenza opportuna o no di un riorientamento e di una maggiore collaborazione con altre istituzioni, ecco la risposta di Achammer. “A norma dell’art. 3 dello Statuto, la Fondazione Museion raccoglie, conserva, ricerca, presenta e comunica l’arte contemporanea, l’arte dagli anni Cinquanta in poi e l’arte moderna. L’attenzione è rivolta alla contemporaneità”. Quindi, la missione  è giusta, va solo implementata

Le collaborazioni hanno invece interessato “numerose istituzioni e altri attori culturali a livello locale”. Nel primo caso vengono citati Kunstmeran, Hofburg Brixen, Museum Partschins, Museum Passeier, Tanzsommer Bozen, Festival Transart, Jazz Festival, Festival di musica contemporanea, Libera Università di Bolzano, Galerie ar/ge Kunst, Fondazione Dalle Nogare, Associazione degli artisti altoatesini, nel secondo il network con i musei di arte moderna e contemporanea a livello nazionale e internazionale: “Ad esempio Mumok Vienna, CAC Bretigny, Kunstmuseum Bonn, Vleeshal Belgium, Kunsthalle Malmö, Lenbachhaus Munich, Sammlung Goetz Munich, New Museum New York, Kunstverein Hamburg, , Sezession Vienna, Fidericianum Kassel, Wiels Brussels, CAC Tel Aviv, Museum Kurhaus Kleve, Henry Moore Institute Leeds, Mart Rovereto Madre Napoli, Pinacoteca Agnelli Torino".

 

Contemporaneo in crisi

 

Mair chiede poi se sia il caso di chiudere Museion per “il basso numero di visitatori”. Achammer rifiuta naturalmente ma ammette un calo dell’attrattività dell’arte contemporanea. “C’è stato un confronto tra i musei di tutto il mondo di lingua tedesca e non solo. Il contemporaneo è sempre più difficile da raggiungere e ha sempre meno visitatori. Rispetto a questi, nell’area di lingua tedesca, il numero di visitatori, ad esempio, è abbastanza rispettabile, anche se inferiore a quello di altri musei più completi del paese”.

 

 I numeri dimostrano il buon andamento degli ingressi e il confronto va fatto con altri musei di questo tipo, come il Kub di Bregenz o il museo civico di Lienz. Comunque siamo contenti, la media è buona. Per la direzione stiamo lavorando, comunicheremo il vincitore del bando appena possibile (Marion Piffer Damiani)

 

 

Il futuro

 

Critiche gratuite di Sgarbi a parte, è certo che la sfida per Museion è riuscire ad entusiasmare il pubblico e far parlare di sé in modo positivo, non solo per il delicato e lungo percorso per individuare la nuova direzione dopo Letizia Ragaglia (prorogata di un anno in mancanza di alternative). “I numeri dimostrano il buon andamento degli ingressi - precisa la presidente Piffer Damiani - e il confronto va fatto con altri musei di questo tipo, come il Kub di Bregenz o il museo civico di Lienz. Siamo contenti, la media è buona. Per la direzione stiamo lavorando, comunicheremo il vincitore del bando appena possibile”. Da quanto si capisce non sarà questo mese.

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Hans Knapp Mer, 06/19/2019 - 18:06

Es sei mir in diesem Zusammenhang erlaubt, auf den Beitrag hinzuweisen, den ich am 11.05.2018 mit dem Titel "Wohin gehen wir? Gedanken zum Führungswechsel im SKB und im Museion" in diesem Medium veröffentlicht habe.

Mer, 06/19/2019 - 18:06 Collegamento permanente