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65° Trento Film Festival, aria di novità

Dal 23 settembre al primo ottobre a Bolzano film, libri e serate evento. Molto ricco il programma, eccone un assaggio.
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Foto: Ufficio Stampa Comune di Bolzano

“Il Festival, una grande manifestazione che porta un arricchimento alpinistico e culturale alla città di Bolzano”.

Questa la definizione del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi sull’edizione autunnale di Bolzano del Trento Film Festival, al cui centro vi saranno la montagna, il cinema, la letteratura e la società, e che per la sua 65esima edizione si svolgerà dal 23 settembre al primo ottobre.

Il programma è ricco: film di successo nonché momenti di intrattenimento anche con la musica, storie di corridori, alpinisti, scalatori, ciclisti di montagna che animeranno serate evento.

Nell’ambito di MontagnaLibri verranno inoltre presentati libri freschi di stampa (degli ultimi 2/3 mesi) e guide.

 

“Ci fa piacere che il sindaco dica ‘Il Festival’ e non ‘Il Trento Film Festival’, perché con tale espressione si sottolinea che tra tanti festival il nostro sia uno dei pochi con una storia lunga” – ha affermato il presidente del Trento Film Festival Roberto De Martin -. Siamo nati nel ’52 come rassegna internazionale. Pochi avevano allora questo respiro. Abbiamo fatto anche scuola. Quest’anno, su nostra richiesta vi sarà in Corea del Sud una mostra specifica sulle Dolomiti patrocinata dalla Fondazione Dolomiti Unesco, di cui siamo soci. Al Festival vi saranno 3/4 finestre sul Soccorso Alpino. A tale proposito nel 2016 si sono festeggiati i 50 anni di scuola dei cani da valanga. Tuttavia, il Festival non è solo una serie di eventi, ma soprattutto un’occasione per creare abbracci e calore”.

Claudio Sartori, presidente del Cai Alto Adige, ha osservato: “Il Festival è nato in piccolo e in seguito si è espanso in maniera grandissima, ha avuto il merito di far conoscere la bellezza della montagna. L’alpinismo è una lezione di vita che insegna soprattutto il rispetto e l’umiltà”.

Sull’importanza della montagna e sul suo significato nella nostra vita quotidiana si è soffermato l’assessore comunale alla cultura Sandro Repetto: “La montagna non divide, ma unisce. Gli incontri e la presentazione di libri in piazza Walther, ossia nel salotto della città, valorizzano i temi montani. Quest’anno si aggiunge come luogo nuovo l’Upad che ci si auspica sia frequentato da cittadini interessati o attirati dalla novità”.

Ha preso poi la parola il rappresentante dell’AVS (Alpenverein Sὒdtirol), osservatore permanente dell’AVS nel consiglio del Festival, Stephan Illmer che tra i tanti eventi in programma ha ricordato “Diving into the Unknown”, pellicola che ha ottenuto la Genziana D’Oro Miglior Film di Esplorazione o Avventura – Gran Premio “Città di Bolzano” 65. Trento Film Festival 2017 (Il film verrà proiettato il 25 settembre alle 20 nella sede di Avs in via Giotto 3) e “Der Ortler - Sὒdtirols König der Berge” (il 27 settembre alle 20 al Film Club Bolzano – Capitol in via Streiter 8/D), film dedicato alla montagna più elevata dell’Alto Adige (3.905 metri).

 

Tra i tanti film che hanno conseguito il riconscimento "Genziana d'Oro Miglior Film di Alpinismo - premio del Club Alpino Italiano 65. Trento Film Festival 2017 si può annoverare "Dhaulagiri, ascenso a la  montaña blanca", che sarà in visione alle 21 il 26 settembre al Teatro Comunale Gries.

 

Riccardo Cristofoletti, presidente della sezione Cai di Bolzano, ha rimarcato quanto fosse notevole lo sforzo dell’organizzazione: “Un lavoro fisico e mentale faticoso. Il risultato è un fiore all’occhiello”.

Un’anteprima del Festival si è potuta ‘gustare’ nella sede della Federazione Culturale Gaetano Gambara Upad con una serata dedicata agli effetti dei cambiamenti climatici con la proiezione del film Samuel in the clouds, vincitore della “Genziana d’Oro miglior film” del 65. Trento Film Festival. Parteciperà alla serata la vicedirettrice dell'Istituto per l'Osservazione della Terra di Eurac Research Claudia Notarnicola.

 

Il vicepresidente del Centro Studi e Ricerche Andrea Palladio – Federazione Culturale Gaetano Gambara Upad e consigliere del Trento Film Festival Giogio Gajer, che ha sottolineato quanto la macchina organizzativa sia stata complessa e abbia dato buoni frutti, sulle problematiche relative alle mutazioni ambientali ha detto: “I ghiacciai si ritirano in modo pesante. Poi molti affrontano la montagna con poca educazione”.  

Infine, la direttrice dei Trento Film Festival Luana Bisesti ha segnalato soddisfatta come quest’anno il programma abbia ben armonizzato le due parti della rassegna, cinema e letteratura nonché incrementato la sezione dedicata all’alpinismo.

“Vogliamo intercettare pubblici diversi amanti di differenti generi. Il Festival esordisce con “In Cima. Insieme “ (alle 21 il 23 settembre al teatro comunale Gries nella Galleria Telser, ndr) di Nives Merio e Roman Benet, la prima coppia ad aver scalato tutti i 14 Ottomila – ha dichiarato Bisesti -. E’ il racconto di momenti belli e brutti non solo di due scalatori ma anche delle affinità tra marito e moglie. Portiamo inoltre per la prima volta quest’anno, nella ricorrenza del centenario del Giro d’Italia, una serata dedicata alle eroiche salite ed epiche imprese con la bicicletta (“Finché c’è salita c’è tutto” alle 21 il 29 settembre nella Sala Bomboniera dell’Auditorium Bolzano in via Dante, ndr). Sulle  nuove scalate dell’arrampicatrice meranese su roccia e ghiaccio Angelika Rainer si incentra la serata alle 21 il 28 settembre al Teatro comunale Gries”.

 

La direttrice della rassegna ha tenuto altresì a porre l’accento sul fatto che il Festival dia l’opportunità di concreta di conoscere i nuovi eroi del nostro tempo, “eroi non solo nello scalare la montagna a anche nel rimanere ostinati, legati ad un ruolo che per loro ha un significato”.

Tra i volti noti Reinhold Messner (venerdì in piazza Walther), sulla cui vita sono stati realizzati fumetti che rappresentano un inedito e il campione di ciclismo Davide Cassani (alla serata evento del 29 settembre all’auditorium Bolzano).  E tanti altri ancora …