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A bocca asciutta fino al 2018

Raggiunto il limite imposto dal patto di stabilità, pagamenti di contributi e fatture rimandati. Kompatscher: "Il problema c'è solo per quest'anno". La soluzione di CNA.
Arno Kompatscher
Foto: Salto.bz

Troppa solerzia. Banalmente è questa la ragione per cui contributi, come quelli per la casa, e fatture dei fornitori, potranno essere pagati dalla Provincia soltanto a partire dall’anno prossimo (le fatture emesse da novembre a dicembre verranno liquidate nel 2018). Per quel che riguarda le spese in conto capitale – circa 80 milioni in tutto, su un totale di 4,5 miliardi - una parte dei pagamenti del 2017 verrà necessariamente effettuata a gennaio 2018; si tratta soprattutto dei contributi per i quali la liquidazione è avvenuta dopo il primo settembre 2017. Possono stare tranquilli invece gli studenti, non ci saranno infatti ripercussioni sui pagamenti delle borse di studio, che fanno parte della spesa corrente.

Il problema sta tutto nel fatto che il volume dei pagamenti nel 2017 supera già ora, di 300 milioni, quello delle erogazioni del 2016, e dunque, per rispettare i limiti imposti dal patto di stabilità, ora imprese e cittadini dovranno armarsi di pazienza. Con altrettanta solerzia arrivano le scuse del governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher che tuttavia rassicura: “I pagamenti verranno fatti appena sarà possibile. Questa situazione si è venuta a creare perché abbiamo velocizzato molto i tempi dei pagamenti dei contributi per investimenti in certi casi passando dai 4-5 anni di inizio legislatura a un anno”.

Un disagio che, in seguito agli accordi stipulati con il governo nel 2014, non si ripeterà in quanto “dal prossimo anno varranno altre regole e la spesa sarà limitata solo dall’equilibrio di bilancio, come è giusto che sia”, promette il Landeshauptmann che guarda al lato positivo: “Grazie al patto di garanzia stipulato nel 2014, la Provincia di Bolzano ha potuto impiegare nel 2017 parte dell'avanzo di bilancio dell’anno precedente, oltre 70 milioni, cosa che non hanno potuto fare le altre regioni”. Malgrado questo contrattempo Kompatscher parla comunque di un “vantaggio eccezionale, che si ripeterà anche nei prossimi anni fino al 2030, ed è un segno tangibile della speciale autonomia riconosciuta al nostro territorio per la sua capacità di autogoverno”.

La delusione delle imprese

Amareggiato il presidente della CNA-SHV Claudio Corrarati, secondo cui questo slittamento dei pagamenti “toglie ossigeno alle Pmi”. E si prospetta una reazione a catena: “In modo particolare i mesi di fine anno sono quelli più difficili per le aziende, gravate da obblighi di tassazione, acconti e assolvimenti contributivi tali da mettere in difficoltà per mancanza di liquidità. Lavori e forniture fatturati a novembre e dicembre si riferiscono spesso a lavori eseguiti nei primi 9 mesi dell’anno. Ciò significa che, con lo stop imposto dalla Provincia, le aziende capofila degli appalti avranno un motivo per pagare con forte ritardo i subappaltatori”, avverte Corrarati.

La soluzione proposta dal numero uno di CNA-SHV è quella di chiedere alla Provincia di rilasciare una lettera di credito alle ditte alle quali verrà posticipato il saldo, con la nuova data definita di pagamento che potranno presentare agli istituti di credito ai quali chiedere anticipi degli importi dovuti ma non pagati nei tempi previsti. “In questo modo si permette alla Pubblica amministrazione di gestire la situazione contingente, ma allo stesso modo si dà possibilità alle imprese di non trovarsi in carenza di liquidità dovuta non ad incapacità gestionale ma a ritardi sui pagamenti da parte dell’ente pubblico. Per il futuro crediamo sia necessario programmare con attenzione perché un contributo erogato dopo anni dall’approvazione e rendicontazione non è più da considerarsi un sostegno all’attività aziendale ma è un aiuto che prima o poi arriva nelle tasche degli imprenditori senza contribuire allo sviluppo. Per le imprese è più utile una riduzione della pressione fiscale rispetto ad agevolazioni che finiscono per arrivare quando non sono più necessarie”, così il presidente della CNA-SHV.