Ambiente | Il dl

Il salva clima

Il Green New Deal all'italiana è un decreto legge che parla di miglioramento della qualità dell’aria, tutela degli ecosistemi ed economia circolare.
Green new deal
Foto: upi

Giuseppe Conte lo aveva detto alla Camera, il 9 settembre durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera sulla fiducia al governo: "Nella prospettiva di un'azione riformatrice coraggiosa e innovativa, obiettivo primario del Governo sarà la realizzazione di un Green New Deal, che promuova la rigenerazione urbana, la riconversione energetica verso un progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici".

La bozza di decreto legge "Misure urgenti per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell'economia verde", che salto.bz ha potuto consultare, verrà probabilmente discussa nel prossimo Consiglio dei ministri. Gli articoli sono 14, suddivisi in 3 capi (e macro aree di intervento): miglioramento della qualità dell’aria; tutela degli ecosistemi; economia circolare.

Alcune misure appaiono fortemente innovative, come quella che prevede uno sconto sui prodotti sfusi, su tutto ciò - dai saponi agli alimentari - che viene commercializzato senza l'uso di confezioni di plastica: "Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari". Lo sconto è diretto per gli acquirenti e sotto forma di credito di imposta, nel limite di 10 milioni di euro l'anno, per i venditori.

 

 

Dal 2020 è previsto anche un taglio dei sussidi inquinanti. Le "spese fiscali dannose per l'ambiente indicate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi sono ridotte nella misura almeno pari al 10% annuo a partire dal 2020 sino al loro progressivo annullamento entro il 2040". Le risorse che lo Stato dovrebbe recuperare, secondo l'articolo 6 del testo, andranno in un Fondo ad hoc al ministero dell'Economia per finanziare "innovazione, tecnologie e modelli di produzione e consumo sostenibili".

Il dl prevede anche la creazione di una Piattaforma per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria, istituita alla Presidenza del Consiglio e presieduta dal presidente. La composizione della struttura contempla, tra gli altri, il ministro dell'Economia, il ministro delle Infrastrutture, il ministro dello Sviluppo economico, il ministro per le Politiche agricole. Tra i compiti della Piattaforma individuare le aree con maggiori impatti delle emissioni, redigere un Programma nazionale per il monitoraggio e la riduzione dell'inquinamento atmosferico, monitorare gli investimenti sulla mobilità sostenibile e l'abbandono delle fonti fossili di produzione di energia, studiare gli impatti positivi occupazionali, sanitari ed economici derivanti da una riduzione delle emissioni.

Per quanto riguarda le città italiane, che nel 2018 hanno perso 24 metri quadri di suolo libero per ogni ettaro di aree verdi, secondo il Rapporto 2019 sul consumo di suolo presentato a Roma il 17 settembre, il dl prevede la piantumazione di alberi. "Al fine di adottare misure urgenti per l’adattamento climatico nelle città metropolitane e migliorare la qualità dell’aria, è istituito un programma sperimentale di messa a dimora di alberi, di reimpianto e di silvicoltura, anche nel quadro di attività di educazione e ricerca ambientale". La spesa prevista è di 15 milioni di euro.