Economia | Coworking

Ecco Hubz, oltre il coworking

A Bolzano la community per l’innovazione aperta di Impact Hub e Legacoopbund. “Aiutiamo startup e imprese strutturate”. Incontri su blockchain e platform cooperativism
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
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Foto: HUBZ

Non solo un semplice spazio di coworking, ma un luogo d’incontro per le energie innovative, la creatività e la contaminazione. Culla di nuove idee – startup e progetti partecipati – oltre che occasione di formazione, riflessione sulle nuove forme di imprenditoria, specie nel campo cooperativo e della sharing economy, e di crescita delle aziende già avviate. HUBZ, il nuovo spazio di innovazione imprenditoriale a Bolzano sud, è molte cose insieme. In oltre 600 metri quadrati – collocati in via Giotto 12 – liberi professionisti, startup, cooperative, imprese possono trovare un luogo di lavoro fertile e avvalersi dei servizi di incubazione e accompagnamento.

HUBZ, che viene inaugurato il 24 ottobre, nasce dalla partnership tra l'associazione delle cooperative altoatesine Legacoopbund e The Hub Trentino-Südtirol, cooperativa nata sette anni fa in provincia di Trento e adesso presente anche in Lombardia e Piemonte, oltre che in Alto Adige. La realtà è parte integrante del network internazionale di Impact Hub, rete che conta più di 100 sedi in tutto il mondo e 16mila membri.

Oltre il coworking - opern innovation
Come spiega Paolo Campagnano, presidente di The Hub Trentino, la “community” va oltre il coworking per diventare “un luogo che vuole contribuire alla filiera della modernizzazione già presente e forte sul territorio altoatesino”. La spinta alla contaminazione è all’insegna della open innovation, l’innovazione aperta. “All’idea di lavorare assieme o nello stesso luogo – prosegue – si sommano concetti complessi, nel solco dell’innovazione aperta. Uno degli obiettivi di HUBZ è supportare i progetti di modernizzazione con le imprese del territorio e favorire la nascita di startup”.

Gli spazi di HUBZ
Lo spazio è costruito su diversi livelli che si compenetrano. Il primo è l’open space, con 15 postazioni di lavoro dal costo di 50 euro al mese. Poi ci sono i nove uffici, accessibili a partire da 500 euro al mese tutto compreso (internet, pulizie, riscaldamento). In aggiunta a questi i locali per le attività di formazione: una sala riunione e alla sala conferenze adatta per corsi e incontri. “Mentre l’open space è a disposizione di tutti i fruitori, gli uffici sono utili per intercettare sia le attività imprenditoriali nascenti che quelle più strutturate” continua Campagnano. “Ci metteremo in contatto con il tessuto costituito dalle 185 imprese di Legacoopbund in Alto Adige e con le altre aziende del territorio. Sempre focalizzandoci sull’open innovation. Ecco cosa c’è nell’economia delle cose che succedono a HUBZ”.

Consulenza per startup, eventi e progetti
Per gli aspiranti startupper e per tutti coloro che hanno un’idea di impresa e vogliono metterla alla prova dei fatti, viene offerto un aiuto importante. I mentor di HUBZ aiutano creando un percorso di consulenza personalizzato sulle esigenze del singolo. E riguardo a progetti e eventi, lo spazio supporta aziende, enti, fondazioni e pubbliche amministrazioni ideando percorsi sui temi dell’imprenditorialità, industria creativa, smart cities, sharing economy, attivazione territoriale.

Blockchain e platform cooperativism
C’è spazio anche per gli approfondimenti di natura economica e culturale, centrati sulle nuove forme che mescolano l’iniziativa imprenditoriale all’esigenza di un’equa redistribuzione del valore. “La partnership con Legacoopbund – aggiunge Campagnano - porterà attenzione anche sulle tematiche legate all’innovazione nel mondo cooperativo. Basti pensare alle cooperative che sviluppano servizi e modelli di governance utilizzando la blockchain e alle imprese che adottando modelli di "platform cooperativism" incorporano la parte migliore della sharing economy”.

Il termine blockchain, letteralmente catena di blocchi, indica un sistema crittografico diffuso sulla rete per le monete digitali che secondo i suoi sostenitori è in grado di definire transazioni immodificabili e quindi immuni da corruzione. Una risorsa che sta ottenendo un’attenzione crescente nel mondo cooperativo e dell’impresa sociale. Il platform cooperativism riguarda invece la cooperazione tra “pari” e la ricerca di un sistema alternativo a quello puramente capitalistico e di profitto. “Sono piattaforme – spiega il presidente di Impact Hub – che mettono in contatto domanda e offerta in un punto d’incontro che permette di non estrarre valore, ma di redistribuirlo in modo equo tra le parti. Pensiamo ad esempio alla differenza tra Airbnb, nel quale il valore viene diviso solo tra proprietari e ospiti, e un sistema come Fairbnb, che produce maggiore trasparenza, compartecipazione e un valore aggiunto per il vicinato. Sono tentativi – conclude - di redistribuire la ricchezza in modo più democratico”. Anche di questo si parlerà a HUBZ.