Società | Il report

Notizie senza approdo

Presentato il 7° Rapporto Carta di Roma dedicato a media e migrazioni. Nel 2019 meno toni allarmistici e senso di insicurezza ma il dibattito è fortemente politicizzato.
Migrante
Foto: upi

"Bisognerebbe fermarsi a riflettere sul contenuto delle parole, che invece sono travolte dalla confusione della rissa politica, dell’affermazione di sé, della pretesa di comunicare solo ed esclusivamente attraverso la propaganda. Se le parole diventano accessorio del 'dibattito' politico si svuotano di significato". È con queste parole che Valerio Cataldi, presidente dell’Associazione Carta di Roma, introduce il VII Rapporto “Notizie senza approdo”, curato dall’Osservatorio di Pavia in collaborazione con l’Osservatorio europeo sulla sicurezza. A curarlo Paola Barretta, con Andrea Caretta, Vittorio Cobianchi e Mirella Marchese, ricercatori dell’Osservatorio di Pavia. "Il valore delle parole lo offre il tempo, lo offre la riflessione, l’analisi delle cose che accadono. In un contesto in cui le parole perdono di senso, invece, anche le domande, l’assenza di spazio per le domande, diventa normale" ha spiegato, durante la presentazione del volume, avvenuta il 17 dicembre alla Camera dei Deputati.

Bisognerebbe fermarsi a riflettere sul contenuto delle parole, che invece sono travolte dalla confusione della rissa politica, dell’affermazione di sé, della pretesa di comunicare solo ed esclusivamente attraverso la propaganda. Se le parole diventano accessorio del 'dibattito' politico si svuotano di significato (Valerio Cataldi)

L'analisi parte dai numeri: nel 2019 sono 1.091 le notizie dedicate al tema dell’immigrazione sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani, il 30% in più rispetto all’anno precedente; alta anche la visibilità del tema nei telegiornali di prima serata: 4.002 le notizie sull’immigrazione. Il primo semestre del 2019 (lo ricordiamo: eravamo in campagna elettorale in vista delle Europee) ha dedicato all’immigrazione il numero più alto di servizi degli ultimi 15 anni. Nel 2019 è Avvenire il giornale che ha collocato più notizie in prima, pagina, ben 340. La seconda testata che più accende i riflettori sul tema immigrazione è Il Giornale, con 226 notizie. "Anche se al di là del dato puramente quantitativo, i motivi dell’interesse risultano molto diversi da quelli che spingono Avvenire a occuparsi del tema" scrivono i curatori del rapporto. 

 

I temi del 2019

 

Sono due le dimensioni tematiche in prima pagina. Una è la gestione dei flussi migratori (prima voce con il 51%), l'altra quella della società e della cultura (seconda voce con il 23%, 5 punti in più rispetto alle rilevazioni degli ultimi anni). Al contrario il tema dell’accoglienza si dimezza rispetto all’anno precedente (collocandosi al quarto posto con il 9% di attenzione). Stessi trend nei notiziari, con un piccolo per la categoria tematica “Flussi migratori” con il 48% dei servizi connessi a eventi e dichiarazioni relativi a partenze, arrivi, porti, navi, e un 8% per la narrazione dell’accoglienza, il valore più basso degli ultimi 5 anni.

Il contesto, che va avanti dal 2017, è quello di “campagna elettorale permanente” come la definisce il politologo Ilvo Diamanti: "I migranti entrano nello 'spettacolo della politica'. Fanno da contorno o da argomento per la discussione e la presenza di altri attori: gli attori politici. L’attenzione sugli sbarchi e sui flussi migratori, riflettono, dunque, logiche e, talora, interessi 'politici'. Ma anche e sempre più: 'mediatici'. Perché gli sbarchi, i migranti, gli stranieri generano preoccupazione. Talora: paure. E le paure fanno spettacolo. Alzano l’audience". Nei primi 10 mesi del 2019, sono state mandate in onda dai TG del prime time delle sette reti generaliste 301 interviste a cittadini immigrati in quanto “voci dell’immigrazione”. Con 942 interviste il TG3, dunque, è la testata che ne dedica di più al tema dell’immigrazione, in numero assoluto, e in numero percentuale.

I migranti entrano nello 'spettacolo della politica'. Fanno da contorno o da argomento per la discussione e la presenza di altri attori: gli attori politici (Ilvo Diamanti)

Il 2019 si è aperto con un’ampia visibilità del tema immigrazione. Gennaio è infatti il mese più ricco di notizie in prima pagina, con 228 tra titoli e articoli, e due soli giorni senza presenza in almeno una testata. Nel mese ci sono anche alcuni picchi, che registrano fino a 15 articoli o titoli in prima pagina. Nel corso dell’anno un altro evento a rendere molto notiziabile l’immigrazione è la recrudescenza dagli scontri in Libia, con l’offensiva del generale Haftar su Tripoli.

 

Lessico ed immigrazione

 

L’analisi lessicale condotta dai curatori della guida sui termini “migrante”, “rifugiato” e “profugo” segnala che l’uso di tutti i termini segue una curva dall’andamento dapprima crescente, con picco nel 2015, per rifugiato, profugo e migrante, e nel 2014 per immigrato, e poi decrescente.
Nel 2018 la frequenza d’uso di tutti i termini è più elevata rispetto al 2013, mentre nel 2019 si registra un forte calo nell’uso di tutti i termini ad esclusione di migrante. S'è ridotta, però, la voce dei migranti, che sono direttamente interpellati solo nel 7% dei servizi, 9 punti percentuali in meno rispetto al 2018: i principali frame narrativi ai quali fare riferimento sono debolezza, alterità, minaccia, e criminalità, lotta per i diritti, manifestazioni di razzismo, comunità.