Cronaca | Sviluppi

La ripresa

Maltempo di fine ottobre, sgomberati oltre 200 mila metri cubi di legname pari al 14% del totale. 140 imprese al lavoro.
Legname
Foto: Ufficio pianficazione forestale

5900 sono gli ettari di bosco (abeti soprattutto) abbattuti dalla violenta ondata di maltempo dello scorso ottobre. “I lavori di sgombero dei danni - spiega il direttore della Ripartizione foreste Mario Broll - sono stati avviati già nel corso del mese di novembre ed a partire da metà gennaio il personale forestale ha effettuato un rilevamento dello stato di avanzamento delle operazioni. Il 17 gennaio, quindi due mesi e mezzo dopo l’evento, erano già stati sgomberati circa 200 mila metri cubi lordi di legname schiantato”.

Questa quantità corrisponde a circa il 14% del totale del legname abbattuto dal maltempo e a circa un terzo dell’utilizzo medio a livello provinciale. Su circa 2000 ettari sono già in fase di elaborazione progetti per il ripristino della funzione protettiva del bosco attraverso l’adozione di misure tecniche e la riforestazione. La restante superficie boschiva con una funzione generica di protezione viene monitorata e lasciata, in linea di massima, al ripristino naturale. Secondo Broll “la principale priorità è rappresentata dal rafforzamento della stabilità e della fertilità del suolo. Per quanto riguarda le superfici colpite dagli schianti sono stati elaborati dei progetti nei quali vengono adottate misure di carattere tecnico e biologico per il ripristino della funzione auto- ed eteroprotettiva protettiva del bosco per un ammontare di 7,5 milioni di euro”. 

 

A che punto siamo

 

Fino a metà gennaio a livello provinciale erano in attività 140 imprese per lo sgombero degli alberi schiantati e numerosi proprietari dei boschi. “Due terzi della massa di legname schiantato già sgomberato, pari a 140.000 metri cubi lordi, provengono dai tre ispettorati forestali maggiormente colpiti di Bolzano 1, Bolzano 2 e Brunico” afferma Broll. Nell’arco di due mesi è stato lavorato un terzo del legname normalmente lavorato annualmente a livello provinciale. Nell’ispettorato forestale di Bolzano 1 è stato lavorato l’88% del legname normalmente lavorato in un anno. Nel bosco del Latemar è stata lavorata una quantità di legname (15.000 metri cubi lordi) corrispondente a tre annualità regolari.

Il maltempo di fine ottobre ha danneggiato circa 1625,4 km di strade e sentieri, di questi 1015,6 km sono rappresentati da strade forestali, 423,9 km da strade statali, provinciali, comunali e private, 179,4 km da sentieri e 6,5 km da piste ciclabili e per la mountainbike. Circa 290 km di strade e percorsi si trovano direttamente nell’ambito delle aree interessate dagli schianti. È già stata effettuata una rilevazione dettagliata delle aree degli schianti mediante il Sistema informativo geografico GIS e questi dati rappresentano la base per la progettazione delle ulteriori misure da adottare. Le strade forestali sono state riaperte in 90 località da parte del Servizio forestale provinciale, presupposto per il la raccolta ed il trasporto del legname. Le misure d’urgenza sono state finanziate con 2,7 milioni di euro. Grazie all’impiego di macchinari altamente tecnologici, come gli harvester ed  i forwarder, i lavori di sgombero delle superfici colpite procedono a un ritmo elevato.

Secondo Broll lo sgombero del legname abbattuto deve avvenire per evitare che si verifichi la proliferazione di insetti come il coleottero scolitide, il più importante parassita specifico dell’abete rosso in grado di diffondersi rapidamente e di danneggiare in maniera significativa il legname che si trova sul terreno. In collaborazione con l’Università di Padova è in fase di realizzazione una vera e propria rete di rilevazione delle dinamiche di sviluppo delle popolazioni di questo insetto.