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Fronte comune contro il Tirolo

Asse del Brennero, l’evento online. Il ministro Giovannini: “No ai divieti di circolazione unilaterali”. Gli enti camerali del Nordest: “Servono soluzioni condivise”.
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Foto: ASP/Daniel Rabanser

“Il Brennero è fondamentale per il futuro dell’economia e dell’Italia. È cruciale che ci sia cooperazione e coordinamento tra i Paesi europei per promuovere uno sviluppo del corridoio del Brennero che tuteli le prerogative delle industrie italiane e i principi fondamentali dell’UE, come la libera circolazione delle merci e la concorrenza leale. Per questo sostengo la tesi del sistema camerale secondo cui i divieti unilaterali imposti dal Tirolo non sono conformi al diritto europeo e auspico si trovino soluzioni congiunte a breve termine”. Ad affermarlo è il ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibile Enrico Giovannini che ieri (19 maggio) ha preso parte a un evento online del sistema camerale Italiano incentrato appunto sulla politica dei trasporti sull’asse del Brennero, e in particolare sui divieti di circolazione discriminatori emessi dal Tirolo, gli effetti degli stessi sul traffico merci che attraversa le Alpi e le misure per renderlo più efficiente e sostenibile.

... i divieti unilaterali imposti dal Tirolo non sono conformi al diritto europeo e auspico si trovino soluzioni congiunte a breve termine (Enrico Giovannini)

Il gruppo di lavoro “Brennero” delle Camere di commercio del Nordest ha presentato una relazione sullo spinoso tema nel corso dell’incontro virtuale a cui hanno partecipato 200 persone, dal presidente di ANITA - Confindustria Thomas Baumgartner, al presidente di CNA Trentino-Alto Adige Claudio Corrarati, al presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner, al deputato del Parlamento europeo Paolo Borchia, alla presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati Raffaella Paita

 

I nodi

 

Durante il dibattito sono emerse, fra le altre cose, forti critiche al divieto totale di circolazione notturna previsto per i mezzi pesanti a gasolio di ultimissima generazione. A causa della mancanza di alternative sufficienti e affidabili nelle ore notturne, la logica conseguenza del divieto è la concentrazione dei tir nelle ore diurne e quindi un aumento delle emissioni.
Risulta inoltre incomprensibile, secondo gli addetti ai lavori, la discriminazione degli autotrasportatori italiani rispetto a quelli con sede nella così detta “zona nucleo” in Tirolo. Questi ultimi godono di una serie di eccezioni applicate ai vari divieti di circolazione che violano in parte il diritto comunitario.

Nonostante la disapprovazione per le misure unilaterali del Tirolo, i partecipanti sono stati comunque concordi sulla necessità di un impegno comune per garantire un trasporto merci sostenibile su strada e un ragionevole trasferimento delle merci su rotaia. Ciò richiede tuttavia la disponibilità di una alternativa ferroviaria efficiente e performante e un atto di volontà da parte di tutti gli attori lungo l’asse del Brennero.

Postilla: critico nei confronti del governo nazionale era stato qualche giorno fa Baumgartner, numero uno di ANITA, in merito alla decisione dell’Italia di ripristinare il calendario dei divieti di circolazione dal 1°maggio scorso: “Avevamo chiesto di mantenere la sospensione del calendario dei divieti per i mezzi pesanti fino alla fine dell’emergenza Covid, per continuare ad assicurare i flussi di merci e aiutare la ripresa dell’economia messa a dura prova durante l’ultimo anno, ma ancora una volta le esigenze del mondo produttivo e logistico sono state messe in secondo piano” ha commentato Baumgartner. “La visione di un Paese più moderno, alla base del PNRR, evidentemente non include il settore dell’autotrasporto e della logistica, condannato a mantenere tutti quei nodi che ne hanno frenato la competitività come appunto i divieti di circolazione”.

 

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Sergio Fratucello Ven, 05/21/2021 - 17:53

Mi piacciono questi nuovi ministri, quelli bravi. Arrivano e facendo i finti tonti criticano chi, come il Tirolo, cerca di proteggere la popolazione dall'inquinamento acustico e dell'aria.
Fingono di non sapere che l'unica politica dei trasporti italiana, negli anni, è stata : autotreni e ancora autotreni, tralasciando colpevolmente il potenziamento della linea ferroviaria. Fingono di non sapere o peggio non sanno che, in Tirolo, ormai da anni esiste un tunnel che bypassa Innsbruck, evitando al traffico merci di passare in città. Da noi invece i treni merci passano allegramente e sonoramente tutti i centri abitati delle valle dell' Isarco e dell'Adige e anche la realizzazione del traforo del Brennero non risolverà questa problematica. L'importante è alzare la voce per nascondere il vuoto di argomenti.

Ven, 05/21/2021 - 17:53 Collegamento permanente