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Così vengono spesi i soldi delle tasse

Il 25,5% dell'IRPEF va a finanziare ammortizzatori sociali e pensioni, il 18,4% va alla sanità ed il 10% va all'istruzione. Il confronto con l'Austria.
Tasse
Foto: upi

Le imposte servono a finanziare la comunità nel suo insieme, ma non per uno scopo specifico e questo le distingue dalle tasse che sono riscosse, ad esempio, per la raccolta dei rifiuti. Pochi giorni fa - informa la centrale conumatori Robin - l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati relativi al 2021. Dai dati si evince che il 25,5% dell'imposta sul reddito IRPEF pagata dai contribuenti va a finanziare gli ammortizzatori sociali e le pensioni, la cosidetta protezione sociale, il 18,4% va alla sanità ed il 10% va all'istruzione. Rispetto al 2020, è stato speso il 4,4% in più per la protezione sociale e l'1,2% in meno per la sanità e l'istruzione. I cittadini che accedono alla cosiddetta "Dichiarazione dei redditi precompilata" o al "Cassetto fiscale" online (ad esempio tramite SPID) presso l'Agenzia delle Entrate possono scoprire come sono state utilizzate le tasse pagate lo scorso anno. In questo modo è possibile controllare, fino al centesimo, il contributo di ciascuno alle spese dello Stato. "La trasparenza è molto importante per il pagamento delle imposte e quindi è utile sapere a cosa sono destinate. Infatti, tutti noi facciamo affidamento, ogni giorno, alle nostre infrastrutture abituali, per esempio scuole, strade o ospedali e tutti noi le finanziamo con i soldi delle nostre tasse. Gli evasori fiscali e chi non paga secondo la propria capacità contributiva, dunque, dovrebbero ringraziare i contribuenti ogni volta che usano tutte queste infrastrutture", dice il direttore dell'associazione di consumatori Robin, Walther Andreaus.

Confronto con l'Austria

La spesa pubblica per l'istruzione, la sanità e la protezione sociale rappresenta il 66,2% della spesa pubblica totale in Austria, un dato tipico di uno Stato sociale sviluppato rispetto ad altri Paesi dell'UE, tra cui l'Italia (53,9%).

 

Gli studi dimostrano che un rapporto di spesa pubblica più alto è legato a una minore spesa per consumi in relazione alla spesa totale; infatti, più alto è il rapporto di spesa pubblica nel rispettivo paese dell'UE, più bassa è la quota di spesa per consumi privati nella spesa totale (e viceversa). Questo risultato suggerisce che la spesa pubblica potrebbe essere un sollievo per i redditi delle famiglie private. Da un punto di vista distributivo le famiglie fino al ceto medio beneficiano in modo sproporzionato del rapporto di spesa pubblica che è relativamente alto negli stati sociali sviluppati. In Italia, invece, anche gli interessi sul debito sono uno fardello pesante per i contribuenti (l'8,1% rispetto al 2,3% in Austria).

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Josef Fulterer Gio, 06/23/2022 - 06:44

Die unter Durnwalder reichlich angefütterten SVP-Wählerstimmen-Verwaltungsverbände und die seit Magnagos-Zeiten auf drei Geleisen laufenden bürokratischen Sprachgruppen-Gebilde, die eifersüchtig ihre Privilegien verteidigen, müssen halt auch "angemessen" versorgt werden.

Gio, 06/23/2022 - 06:44 Collegamento permanente