Società | Alimentazione

Panettoni cum laude

Il maestro pasticciere Iginio Massari, star di “Masterchef”, collaborerà con l'unibz su una ricerca attorno alla fermentazione: “Portare avanti il godimento alimentare”.
Iginio Massari
Foto: Salto.bz

C'è aria di festa presso i laboratori scientifici dell'unibz al NOI-techpark di Bolzano: l'azienda del pasticciere stellato Iginio Massari, noto al grande pubblico come giudice "esterno" della trasmissione Masterchef Italia, ha deciso di collaborare con il laboratorio Micro4Food della Libera Università di Bolzano. Lo scopo della ricerca è l'ottimizzazione dell'impiego del lievito madre per la produzione di grandi lievitati come i panettoni prodotti dal pasticciere lombardo.

 

 

“È un grandissimo piacere e onore avere il maestro Massari, una celebrità cui non siamo abituati qui a Bolzano – spiega il rettore dell'unibz Paolo Lugli – e dimostra lo spirito e gli obiettivi dell'unibz: siamo riusciti a realizzare dei laboratori d'eccellenza, con giovani ricercatori, che interagiscono con le attività produttive, le imprese e le esperienze come quella di Massari. Usare l'innovazione, cui il nostro territorio è incline, per renderci migliori e competitivi”. Entusiasta, non può essere altrimenti, Marco Gobbetti, preside della Facoltà di Scienze e tecnologie e ricercatore di microbiologia alimentare: “Quando si stabilisce una collaborazione c'è un travaso di conoscenze, con Massari è un'occasione nella quale saremo noi ad arricchirci, per la possibilità di acquisire le conoscenze che ha maturato in 50 anni di attività. È una delle migliori gratificazioni ricevute nel tempo. Ci avviamo a intraprendere una conoscenza comune, sulla fermentazione per i prodotti dolciari nella produzione di panettoni”.

 

 

Il “maestro” Iginio Massari, appena giunto nel capoluogo, ricambia i complimenti: “Sono sempre partito con un principio, ovvero che se decido di prendere un treno lo prendo, non aspetto che passi. L'università di Bolzano ha una grande profondità di ricerca, e noi come famiglia e società siamo molto attenti a tutto quello che è innovativo, e promuove il bene dell'umanità. La ricerca in questione ci arricchirà”. Il pasticcere ha poi aggiunto alcuni dettagli: “Lo scopo di questa collaborazione è la curiosità. La fermentazione del pane è stata la base della nostra alimentazione, fa digerire di più il cibo e ne mantiene i sapori. Una ricerca trascurata per troppo tempo, ma il prof. Gobbetti ci ha dedicato una vita. L'unibz ha avuto la fortuna di incontrarlo, con la sua equipe. Porterà avanti il futuro del godimento alimentare – e una conoscenza”. Infine un invito alle giornaliste e giornalisti presenti: “Le notizie buone vanno date perché quelle cattive le danno tutti”. Difficile dargli torto.