Politica | Sanità

“Kompatscher, ci prenda sul serio”

La proposta di una norma di attuazione per l’accesso all’Ordine dei medici bocciata e poi ripresentata dalla Svp. Ploner (Team K): “Tutt’a un tratto è interessante?”.

Il problema dei medici tedeschi e austriaci che non conoscono l’italiano pare aver trovato la via della risoluzione con la promessa, da parte del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, di istituire un elenco speciale nell’albo dell’Ordine dei medici dell’Alto Adige (pur limitando l’esercizio della professione dei suddetti dottori alla provincia di Bolzano) e ciò sarà possibile attraverso una norma di attuazione e una modifica alla legge provinciale. Fin qui tutto bene. Se non fosse che in occasione dell’incontro con il ministro Boccia il presidente Kompatscher “ha fatto sua la nostra proposta di norma di attuazione ad hoc, precedentemente bocciata in consiglio provinciale. Quando si tratta di assistenza sanitaria l’importante è raggiungere l’obiettivo, ma maggiore considerazione del nostro lavoro non guasterebbe”, dichiara Franz Ploner, consigliere provinciale di Team K.

Quando si tratta di assistenza sanitaria l’importante è raggiungere l’obiettivo, ma maggiore considerazione del nostro lavoro non guasterebbe

Sul filo del sarcasmo Ploner si congratula con il governatore per la “brillante pensata escogitata per uscire dall’impasse giuridica che si è creata sullo spinoso tema dell’iscrizione agli ordini o collegi professionali nella Provincia autonoma di Bolzano. La sosteniamo davvero senza riserve”. L’alfiere di Team K ricorda quindi l’identica proposta portata in aula da lui stesso durante il dibattito in aula sulla “legge europea”; contenuta nella mozione (la 181/19 “Norma di attuazione per l’esercizio della professione nella Provincia autonoma di Bolzano per iscritti agli ordini o collegi professionali”), poi respinta con 13 voti a favore e 16 contrari. “Ecco che un paio di mesi più tardi la proposta è finalmente diventata interessante per la maggioranza. Ne prendiamo atto con rammarico. Il Consiglio provinciale non è un teatro dove gli attori recitano sempre la stessa commedia, le proposte che giungono dall’opposizione vanno considerate con la dovuta serietà che si deve alla principale istituzione democratica della nostra provincia”, conclude Ploner.