Cambiano i ritmi e i rapporti sociali, vengono a mancare la maggior parte degli impegni e delle scadenze. Con l’arrivo della pensione, la vita di una persona cambia e non è tutto rose e fiori, perché questo cambiamento porta con sé, spesso, un senso di smarrimento. “Si tratta di un momento in cui si fanno bilanci personali e ci si preoccupa in maniera più attenta della propria salute e della propria autosufficienza” dicono le organizzatrici di Finalmente in pensione, un progetto che offre un percorso di accompagnamento, condivisione e gioco strategico a chi è prossimo, o da poco, in pensione. La cooperativa studio comune che da tre anni porta avanti il progetto pilota, si occupa di formazione, sviluppo personale, organizzativo e di comunità. I temi più ricorrenti tra i partecipanti delle edizione passate, circa il periodo della pensione, sono stati quelli rispetto alla gestione del proprio tempo, della solitudine e dell’isolamento, così come il desiderio di mettere a disposizione della comunità esperienze e competenze acquisite durante gli anni di lavoro.

Ogni cambiamento è più facile se accompagnato ed affrontato con consapevolezza

“L’iniziativa è nata dallo spunto di una persona prossima alla pensione, e dalle esigenze dei molti che si trovano nella stessa situazione. Tutte queste persone – spiega Irene Visentini, di studio comune – hanno prospettive molto differenti tra loro ed estremamente personali. Ogni cambiamento è più facile se accompagnato ed affrontato con consapevolezza, ed è per questo che proponiamo lavori di gruppo ma anche incontri individuali. Vogliamo offrire l’opportunità di ripensare alle proprie relazioni, ai propri tempi e ai propri obiettivi, ripensando – in un momento di cambiamento – alla propria vita. L’obiettivo è quello di riconnettere le persone al proprio territorio e alle diverse attività offerte.”

Sulla stessa linea, che tiene conto anche del duro periodo passato in lockdown, è anche la collega Sofia Sanchez: “La pandemia ha aumentato il senso di solitudine sia tra i giovani, che tra i più anziani. Noi abbiamo organizzato anche gli scorsi anni il progetto, realizzandolo online. Le persone hanno gradito molto. Quest’anno, invece, sarà in presenza e all’aperto. Venire incontro al desiderio di trovarsi è fondamentale.”

La scelta dei luoghi dove prenderà vita l’iniziativa, infatti, non è stata lasciata al caso: “sono tutti posti culturalmente simbolici, come il Museion a Bolzano, il Coworking della Memoria a Merano, la Casa delle Associazioni-Diverkstatt a Brunico” dice Visentini. “Posti dove i partecipanti potranno tornare e ritornare, per prendere parte alle iniziative proposte anche in futuro” ha aggiunto Sanchez.

La dimensione del gioco

Durante il percorso, i partecipanti entreranno in contatto con le altre persone in modo informale, per sperimentare sé stessi e creare rapporti. Per farlo giocheranno con LEGO Serious Play: “Questo metodo, molto studiato e sperimentato, si basa sul ‘costruzionismo’ e permette una riflessione che non passa solo dalla sfera razionale, ma anche da quella visiva e manuale. Il risultato sarà ricco e ricollegherà i partecipanti al periodo legato all’infanzia, ma con un approccio strategico o orientato all’azione” ha concluso Visentini.

Date e iscrizioni ai laboratori

Martedì 3 maggio 2022 a Bolzano presso Cafè Museion – orario 9.30-13
Giovedì 5 maggio a Brunico presso La Casa delle Associazioni-Diverkstatt – orario 14-17.30
Sabato 7 maggio online – orario 9.30-13
Martedì 10 maggio a Merano presso Coworking della Memoria – orario 14-17.30

Si può partecipare iscrivendosi ad un laboratorio collettivo (in presenza o online) e continuare con una sessione individuale di coaching su appuntamento. I laboratori sono bilingui (italiano e tedesco).
Maggiori info disponibili sul sito  www.studiocomune.eu
Iscrizioni alla pagina: www.inpensione.info (ITA) o www.inpension.info (DE) oppure richiedendo informazioni a [email protected]

Il progetto è realizzato con il contributo dell’Ufficio Anziani e Distretti sociali della Provincia Autonoma di Bolzano e il patrocinio della Facoltà di Arti e Design della Libera Università di Bolzano.

Autore: Andrea Dalla Serra