Politica | la proposta di legge

“Vogliamo votare dove viviamo”

La campagna #VotoDoveVivo arriva anche in Trentino-Alto Adige Südtirol ma potrebbe diventare ancora più progressista della proposta nazionale: "Una battaglia trasversale"
Elezioni comunali 21
Foto: upi

Ha preso vita grazie alla proposta di Legge a prima firma della deputata Marianna Madia, la campagna #VotoDoveVivo che, consapevole dell’elevato astensionismo alle urne, vuole andare incontro alle esigenze di chi, pur rimanendo in Italia, abita al di fuori del Comune di residenza.
Il paradosso dell'attuale ordinamento infatti disciplina da un lato il voto di corrispondenza per i cittadini residenti all'estero per i referendum e le elezioni politiche ed europee, ma dall'altro obbliga chi vive in Italia lontano dal proprio luogo di residenza di ritornare nel comune in cui è iscritto per potersi recare alle urne ed esercitare il proprio diritto fondamentale. La proposta emersa a Roma vorrebbe muoversi in tal senso, introducendo anche la sperimentazione dei sistemi telematici di votazione e invitando i Sindaci a sollecitare il Parlamento affinché venga approvata la proposta di Legge. In Trentino-Alto Adige Südtirol non ci si limita a questo e un emendamento al disegno di Legge n.17 inerente alla riforma del sistema elettorale degli enti locali, depositato in Consiglio Regionale a firma di Paul Köllensperger (Team K) e Sandro Repetto (Partito Democratico), punta ad allargare il voto per corrispondenza anche per le elezioni comunali.

 

Oltre l'appartenenza ad un partito

 

A sollecitare la presentazione dell’emendamento, sono stati i due giovani Consiglieri comunali Matthias Cologna (Bolzano, TK) e Daniele Di Lucrezia (Merano, PD), aderenti fin da subito aderito alla campagna nazionale: “Non potevamo limitarci a sollecitare i nostri Sindaci, sperando in una futura approvazione della proposta da parte del Parlamento. Abbiamo voluto invece proporre qualcosa di più sostanzioso, chiedendo al Consiglio Regionale, competente in materia, di estendere la possibilità di voto per corrispondenza anche alle elezioni comunali” spiegano Cologna e Di Lucrezia“.

È una battaglia trasversale, che non ha simboli di partito

È importante ricordare – proseguono – che è già presente una legge di questo tipo, ma limita il campo d’azione solo alle elezioni e ai referendum Provinciali. È una battaglia trasversale, che non ha simboli di partito. Facciamo parte di due Consigli differenti e di due partiti politici differenti, ma siamo entrambi progressisti e con questa nostra collaborazione vogliamo dare un segnale di trasversalità, impegnandoci a raggiungere un obiettivo comune che non deve essere trascurato".
"Penso che non sia concepibile che per esercitare un diritto fondamentale bisogni pagare. E, parallelamente, non si possono discriminare i cittadini in base al posto dove studiano o lavorano” specifica Di Lucrezia, trovando il favore di Cologna, che aggiunge: “Viviamo già in un clima di forte astensionismo, non si può lasciar correre questa ulteriore complicanza che pesa soprattutto sui giovani studenti fuori sede. Lo sconto sul biglietto dei treni per tornare nel Comune di residenza non basta, e impone tra l’altro che lo spostamento di andata e ritorno avvenga durante lo stesso fine settimana del voto. Bisogna agire tempestivamente sul piano politico - conclude il consigliere - perché è necessario venire incontro a questo tipo di esigenze”.