Economia | Lavoro

“La Provincia dia più soldi”

L’appello di Claudio Corrarati, presidente di CNA: “Per dare modo alle pmi di investire, soprattutto in innovazione, e restare competitive deve aumentare il plafond”.
Claudio Corrarati
Foto: CNA-SHV

Secondo quanto emerso dalle domande pervenute alla Ripartizione economia nell’ambito del bando 2018 per ottenere le agevolazioni destinate a finanziare gli investimenti di micro e piccole realtà economiche locali dei settori artigianato, industria, commercio e servizi, delle micro e piccole imprese altoatesine che investono una su cinque punta su innovazione e digitale. “Sotto il profilo della localizzazione economica e del mercato del lavoro altoatesino è estremamente importante che le piccole imprese investano soprattutto nella digitalizzazione e nell’innovazione. Solo in questo modo l’economia altoatesina potrà mantenere la propria posizione concorrenziale e creare nuovi posti di lavoro”, è il commento del presidente della Provincia Arno Kompatscher

Fa un’analisi dei dati Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV: “La Provincia dovrebbe fare uno sforzo, con i prossimi bilanci, non solo per mantenere i 6 milioni di euro a disposizione delle agevolazioni per le piccole imprese, ma per aumentare questa somma, visto l’elevato numero di adesioni al bando e gli investimenti complessivi stimolati, soprattutto in innovazione e digitalizzazione per rimanere competitivi e creare nuova occupazione”. 

La Provincia dovrebbe fare uno sforzo, con i prossimi bilanci, non solo per mantenere i 6 milioni di euro a disposizione delle agevolazioni per le piccole imprese, ma per aumentare questa somma (Claudio Corrarati)

Al 30 giugno 2018 sono state 321 le istanze arrivate alla Ripartizione economia, per investimenti complessivi programmati pari a 54,5 milioni di euro. Due terzi delle domande, pari a 193, sono pervenute dall’artigianato, con investimenti programmati per 33 milioni di euro. 

“Questi dati - prosegue Corrarati - dimostrano che le piccole e micro imprese sono consapevoli di dover investire, soprattutto in innovazione, per rimanere competitive sul mercato e creare occupazione di qualità. Ecco perché riteniamo che i 6 milioni di plafond si stiano rivelando una somma esigua, da implementare con i prossimi bilanci. Si tratta di soldi ben spesi, perché le piccole aziende, investendo in competitività, diventano eccellenza non solo sul territorio provinciale, ma anche nazionale e all’estero”. E ancora: “Il fatto che due terzi delle istanze provengano dall’artigianato, conferma quanto questo settore sia importante per lo sviluppo economico del territorio e quanto siano necessarie strategie di valorizzazione e tutela del comparto”.