Società | Diritti umani

Minori profughi al Brennero: emergenza umanitaria

Nelle prossime ore la neve comincerà a cadere sul passo, prima che siano state predisposte le necessarie strutture di accoglienza a bassa soglia.

Dal 1 gennaio al 15 settembre 2014 sono stati 416 i profughi minorenni segnalati al Brennero, di cui ben 137 non accompagnati. Il corrispettivo, insomma, di una scuola elementare della nostra provincia con 4 sezioni. 

Quella dei profughi minorenni in transito al Brennero è una vera e propria emergenza umanitaria. Ne sono consapevoli politica, forze di polizia ed operatori sociali, più volte chiamati all’ordine da parte del Tribunale per i Minorenni di Bolzano. 

Ma le soluzioni latitano. È da un anno infatti che se ne parla, diversi sono stati gli incontri congiunti, ma purtroppo ancora nulla è stato fatto per affrontare seriamente il problema. Il prossimo vertice in merito è convocato per domani mercoledì 22 ottobre, ma con ogni probabilità a drammaticità della situazione tra poche ore risulterà accresciuta visto il previsto arrivo di un fronte freddo che porterà al Brennero forti nevicate per non meno di 48 ore

I profughi minorenni al Brennero sono prevalentemente di nazionalità siriana, eritrea e somala. Né i minori non accompagnati, né i genitori o parenti di quelli accompagnati intendono generalmente fermarsi sul nostro territorio, ma aspirano invece ad emigrare verso nord
Com’è noto i profughi spesso vengono respinti dall’Austria, anche se quasi ma si arrendono e alla fine riescono a passare il confine, magari al secondo ed al terzo tentativo
Per i minori però le cose si complicano, perché la Polizia del Brennero secondo le leggi vigenti è tenuta a segnalare immediatamente alla Procura dei Minori la presenza di questi bambini o ragazzi. 

Le segnalazioni avvengono telefonicamente, a cadenza ormai quotidiana. Ma molto difficile risulta il lavoro del Pubblico Ministero di turno per decidere il da farsi. Per legge i minori devono restare in compagnia degli adulti di riferimento, ma tale operazione risulta complessa a causa di molteplici fattori. Stiamo parlando di difficoltà linguistiche e della frequente assenza di documenti di riferimento per adulti e minori. Ci si basa dunque su quanto dichiarano adulti e minori e spesso le determinazioni fanno seguito alle ‘impressioni’ degli operatori di Polizia. 
La complessità della situazione è aggravata dal fatto che le Forze di Polizia sono tenute a segnalare ai profughi che se vengono fotosegnalati, in caso di successiva richiesta di asilo politico questa potrà essere avanzata solo in Italia. Al di là delle difficoltà linguistiche legate a questa segnalazione, è evidente che spesso i profughi allora rifiutano di essere fotosegnalati, mettendo in ulteriore difficoltà le forze di polizia per quanto riguarda la segnalazione dei minori al seguito. 

Insomma: si tratta un disastro nel quale, tra burocrazia, norme da far rispettare, difficoltà di comunicazione, alla fine i diritti umani fondamentali finiscono per andare in secondo piano. Nonostante la buona volontà degli unici operatori presenti al momento sul posto, i poliziotti. 
Sta proprio qui il problema e il paradosso: a Brennero non esiste ancora nessuna struttura di prima accoglienza a bassa soglia e nessun presidio sanitario di prima emergenza. Così come la buona volontà dei poliziotti non è supportata da operatori specializzati in grado di prestare un intervento di mediazione linguistica e culturale

Perché questi servizi mancano?
A tutt’oggi possiamo solo dire che è evidente l’assenza della politica. Agli amministratori pubblici spetterebbe il compito di ufficializzare l’emergenza del Brennero, mettendo in modo la protezione civile. Così come ai politici spetterebbe il compito di istituire al Brennero un centro di prima accoglienza a bassa soglia (l’edificio c’è già, a metterlo a disposizione ci penserebbe l’Ipes). Dando occasione alle professionalità presenti sul territorio ed alle associazioni esperte (come Volontarius) di prestare i propri servizi di assistenza. Concreta, sanitaria ed umana

Certo stanziare risorse per gli immigrati, seppur profughi, non è molto facile oggi come oggi per i politici. 
Forse la neve al passo nei prossimi giorni potrà aiutare a sciogliere i cuori e a prendere decisioni irrinunciabili. Sempre che qualche piccolo profugo prima non muoia assiderato, dimenticato negli angoli più remoti della nostra civiltà sempre più confusa. 

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Riccardo Dello… Mar, 10/21/2014 - 13:44

Noi del Gruppo Verde abbiamo presentato una mozione in Consiglio provinciale per la realizzazione di un centro di accoglienza al Brennero. La mozione è stata votata lo scorso 10 ottobre 2014. E' stata respinta con soli 4 voti favorevoli (noi tre verdi e il grillino), una astensione e 26 voti contrari (quelli della maggioranza Svp-Pd più tutta la destra).
Per chi vuole maggiori informazioni, la storia la mozione è pubblicata qui:
http://www2.landtag-bz.org/it/banche_dati/atti_politici/idap_scheda_att…
Se qualcuno vuol sentire la registrazione dell'allucinante dibattito sulla nostra mozione, lo può ascoltare e vedere qui: http://www.consiglio-bz.org/it/banche-dati-raccolte/video-archivio-dett…

Mar, 10/21/2014 - 13:44 Collegamento permanente
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lucia von mörl Mar, 10/21/2014 - 17:57

Ich schäme mich einem Land anzugehören, das leerstehende Klöster, Kasernen, Hotels usw. nicht spontan zur Verfügung stellt für Menschen, die aus Kriegsgebieten fliehen müssen. Wie herzlos und unsolidarisch wir geworden sind. Ich schäme mich für Politiker, die das nicht erkennen, keine Verantwortung übernehmen wollen und billige Ausreden suchen. Aber es wird ständig von Option, 1. und 2. Weltkrieg geredet. Sentimentale Selbstbeweihräucherung, zu mehr sind wir nicht imstande. Ich schäme mich für ein Land, das auf höchstem Niveau jammert aber das Elend der Menschen die einfach nur in Frieden überleben wollen, nicht wahrnimmt.

Mar, 10/21/2014 - 17:57 Collegamento permanente