Cultura | INCONTRO

UNA STRAGE SEMPLICE

NANDO DALLA CHIESA PARLA DI LEGALITA' A BOLZANO
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

l mercatino di Natale di Bolzano offre quest’anno un progetto particolare rivolto agli appassionati di lettura. “Un Natale di Libri” è l’iniziativa patrocinata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che non prevede solo la vendita di best seller - nello stand di piazza della Stazione - ma anche la loro presentazione - attraverso l’organizzazione di incontri pomeridiani – al fine di mettere in contatto autori e lettori.

A presentare il suo libro sabato 16 dicembre è stato Nando Dalla Chiesa, sociologo e esperto nella criminalità organizzata. Nella cornice del Palazzo Mercantile, insieme al giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Gianni Barbacetto, l’autore riporta alla memoria dei bolzanini le stragi della mafia. “Una strage semplice” (editore Melampo) è un libro che ribalta la chiave di lettura degli avvenimenti mafiosi, rispolverandone la semplicità. La testimonianza dell’autore, figlio del generale dei carabinieri Carlo Alberto, ucciso dalla mafia nel 1882 a Palermo, riporta le vicende della mafia in una versione inedita. Dalla Chiesa trasforma il presunto mistero che avvolge questi eventi, spesso frenandone e ostacolandone la comprensione, in una strada tutta da percorrere. L’autore fornisce un fil rouge di undici quadri da seguire per ricostruire le stragi della mafia. Una visione complessiva, che si distingue dagli altri scritti sul tema e che pone al centro dell’attenzione la convergenza di interessi che ha portato morte e scandalo in tutta la penisola. L’accento cade sull’analisi dei vari tasselli, con particolare riguardo nei confronti di quello riguardante le inchieste sulla corruzione economico-politica “Tangentopoli” condotte dalla Procura milanese, che compongono una storia ormai considerata nota, fondamentali da conoscere per arrivare a spiegare il perché delle stragi di Capaci il 23 maggio 1992 e a pochi mesi di distanza, il 19 luglio dello stesso anno, di via D’Amelio. “La mafia è un libro aperto” - dice Dalla Chiesa - “chiaro, leggibile, che chiede di essere sfogliato”.

L’autore accompagna quindi il lettore in un sentiero tracciato, affinché possa ricostruire la storia della mafia, a partire da quella professionale dei magistrati Falcone e Borsellino. In effetti, entrambi hanno operato in modo approfondito sulla questione mafiosa, diventando i più esperti conoscitori dei movimenti di “Cosa Nostra” e i maggiori organizzatori del maxiprocesso del 1986, eventi che hanno portato, prima Falcone e poi Borsellino ad essere i più papabili candidati alla direzione della neofondata Procura nazionale Antimafia. Un invito a tutti a cambiare prospettiva, ad aprire gli occhi, ma soprattutto una contestazione riguardo ai presunti segreti che annebbiano le nostre conoscenze riguardo alle due stragi.

ANA ANDROS