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“La guerra interessa poco alla gente”

Sabrina Adami, candidata del centrodestra alla Camera nel collegio di Bolzano-Merano e assessora a Bronzolo: "Risposte al caro-bollette per ridare fiducia al cambiamento"
Sabrina Adami
Foto: Sabrina Adami

salto.bz: Assessora Adami, con quale spirito - e quali aspettative - ha affrontato questa campagna elettorale, da candidata del centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia) in un collegio dato per “sicuro” alla SVP?

Sabrina Adami: È un collegio impegnativo e per niente sicuro, per noi. Mi sono messa in gioco e l’ho affrontato con impegno e forza per arrivare fino alla fine. Quale sarà il risultato, lo accetteremo, ma l’impegno non è mancato.

Su quali temi si è concentrata la sua campagna?

L’ho passata tra la gente, ascoltando i problemi attuali di tutti, a partire dal caro-bollette. Ho ribadito i nostri impegni e programmi che vogliamo sostenere al governo, in primis l’Autonomia, uno degli storici cavalli di battaglia della Lega, ora sottoscritto con tutta la coalizione. L’Autonomia non è solo un vantaggio, ma una tutela per tutti i cittadini che porta più benessere e più servizi. Poi, tra gli altri punti del nostro programma elettorale, la necessità di politiche a favore delle famiglie, senza lasciare indietro nessuno. E, infine, lo stop agli sbarchi irregolari.

A proposito di Autonomia: la Lega governa con la SVP, sia in Giunta provinciale che nel Comune in cui è assessora, Bronzolo. Come valuta la scelta della Volkspartei di restare “blockfrei” e le critiche mosse dall’Obmann Achammer verso Giorgia Meloni?

La SVP non ha di certo il brevetto di essere l’unico partito che porta avanti l’Autonomia. Chi vincerà vedremo cosa farà. Chiaramente io parlo per la mia coalizione: anche noi sosteniamo l’Autonomia in maniera forte e decisa. Per noi è fondamentale tutelare tutti i gruppi linguistici allo stesso modo, in egual misura.

La SVP non ha di certo il brevetto di unico partito che porta avanti l’Autonomia.

E la scelta della SVP di avere un proprio candidato nel collegio senatoriale della Bassa Atesina?

Guardi, non sto a pensarci. Ci sono delle regole, io da parte mia ho giocato rispettando e seguendo queste regole. Ognuno va avanti secondo i propri principi. Non sto a sindacare sugli altri.

Cambiando argomento. Qual è la sua idea sulla guerra in Ucraina? Condivide la posizione del suo segretario Matteo Salvini?

In questo momento non affronto l’argomento Ucraina. Stando in mezzo alla gente ho potuto sentire che i problemi non sono questi. Alle persone interessa arrivare a superare l’inverno per poter pagare le bollette. Voglio spendermi su questo, per cercare di aiutare e dare risposte concrete sul vivere tutti i giorni e arrivare a fine mese. La guerra alla gente per ora interessa poco. Influisce tanto, certo, ma per rispondere alla gente bisogna dare un aiuto concreto.

 

 

Da amministratrice locale, come affronterebbe le questioni che ha citato, “più sentite dalle persone”, se sedesse in Parlamento?

Innanzitutto bloccare i rincari sulle bollette, altri paesi europei lo hanno fatto, deve farlo anche l’Italia per aiutare le persone che non ce la fanno a pagare. Abbassare l’IVA sui beni di prima necessità. Va fatto subito. Quando c’era l’emergenza Covid i soldi si sono trovati.

Meloni potrebbe essere la prima premier donna nella storia della Repubblica italiana. Cosa ne pensa, da assessora con delega alle pari opportunità?

Come donna sicuramente mi fa piacere. Vediamo, se una volta arrivata a Palazzo Chigi sarà in grado di portare avanti e prendersi questo impegno con la stessa carica di adesso, e gestirlo al meglio.

Teme un forte astensionismo?

Sì. Spero la gente vada a votare: sento moltissime persone sfiduciate, non hanno più fiducia sul cambiamento. Questo non va bene, abbiamo questo diritto ed è giusto esercitarlo. E abbiamo l’opportunità di scegliere finalmente chi ci dovrà governare ed è una possibilità che va sfruttata.