Società | Campanella rotta

Insegnanti e assenze...ingiustificate

Viaggi e miraggi didattici della scuola media ai tempi del covid
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

E´inutile girarci intorno: dal 21 dicembre molti insegnanti risultano assenti e ,insieme a loro,  i rispettivi familiari. No, non ha nulla a che vedere con quarantene e sospette infezioni. E´solo poca voglia di provarci. Questi sono gli insegnanti che non hanno nemmeno provato a provarci. Lo sappiamo tutti che la scuola media é l´anello debole della nostra istruzione, ma chi si fregia di essere insegnante e che spesso lamenta la difficoltá di istruire ragazzi non educati non puó latitare in in auto verso la nostalgia per una famiglia lontana. Soprattutto non dovrebbe avere la possibilitá di screditare tutti i suoi colleghi che stanno facendo acrobazie didattiche  per rendere utile un anno impossibile. Mi riferisco a una scuola media di Merano, ma temo non sia il nostro un caso isolato. Barattare il silenzio per un voto piú alto a giugno é patetico, ma ancora piú vile é la minaccia di ripercussioni su chi é esposto alla poca personalitá di professionisti allo sbaraglio, cavalli (pony?) senza un cavaliere che li voglia controllare e se necessario addomesticare. Perché se questi insegnanti mi fanno pena (poveri voi, fare questo lavoro senza passione sarebbe giá la pena che vi meritate se non cadesse su altri), non c´è pietas per quei dirigenti che chiudono a loro volta gli occhi e si apprestano a tagliare il panettone.

Mi dispiace, ma io vi ho giá bocciato e a Settembre spero davvero di non vedervi piú.