Politica | Giustizia

“Questo è populismo giudiziario”

Riforma del rito civile, l'affondo della senatrice Svp Unterberger al Guardasigilli Bonafede: “Molta propaganda e poca sostanza da parte del governo”.
Julia Unterberger
Foto: SVP

Sulla giustizia, in questi primi mesi, abbiamo visto provvedimenti molto utili per la propaganda del governo, ma pressoché inutili per il miglioramento effettivo del sistema”, torna all’attacco dell’esecutivo la pasionaria della Svp Julia Unterberger.

Nel suo intervento in aula la senatrice e presidente del gruppo per le Autonomie, dopo la relazione del ministro Alfonso Bonafede sull’amministrazione della Giustizia ha sentenziato: “Mancano i giudici, i tempi sono lentissimi, le strutture inadeguate. Troppo grande il ruolo giocato dalle eccezioni e dai vizi di forma come strumento di difesa nel processo penale. Bisogna aggredire questi problemi, e ci fa piacere sapere che è nelle intenzioni del ministro rafforzare strutture e personale e andare verso una riforma del processo civile e penale che semplifichi le procedure, con un rito snello e il rafforzamento del ruolo del giudice”.

“Una bella teoria - ha sottolineato la senatrice della Volkspartei rivolgendosi al Guardasigilli - peccato che la pratica di questi mesi sia andata in direzione opposta, attraverso norme-sentenza che limitano la discrezionalità del giudice, come nel caso della legittima difesa o del restringimento dei casi di protezione umanitaria perché, a vostro dire, i giudici la applicano troppo stesso”. 

Mancano i giudici, i tempi sono lentissimi, le strutture inadeguate. Troppo grande il ruolo giocato dalle eccezioni e dai vizi di forma come strumento di difesa nel processo penale

Maneggiate con troppa leggerezza fondamentali principi giuridici, come nel caso della norma sulla revoca della cittadinanza, che viola il principio dell’uguaglianza dei cittadini davanti la legge, o quella del non-punibilità del corrotto che denuncia casi di corruzione. In nome di questa visione ideologica, avete introdotto la sospensione della prescrizione senza prima un intervento per velocizzare i processi. Così si andrà a ledere ancor di più il principio della giusta durata del processo, che è uno dei grandi problemi della giustizia italiana. Soprattutto non ci piace - ha concluso Unterberger - una giustizia che esibisce un latitante come un trofeo di caccia, come Lei ha fatto con un video su Facebook dopo l’arresto di Battisti, perché dà l’idea di uno Stato più interessato alla vendetta che alla ricerca della giustizia. È la declinazione giudiziaria del populismo. Funziona per la propaganda, lascia sul tavolo tutti i problemi dei cittadini che chiedono risposte rapide e giuste e certezza della pena”.