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Benko, ora c'è la delibera per il bando

La Giunta di Bolzano approva a maggioranza l'atto che porterà alla cessione delle aree pubbliche. Marialaura Lorenzini (Verdi) si astiene.

L'Assessora all'ambiente e alla mobilità del comune di Bolzano, Marialaura Lorenzini, si dichiara dispiaciuta. Anzi affranta. Venerdì scorso, sulla sua pagina facebook, aveva digitato a malincuore alcune righe che facevano già presagire come sarebbe andata la votazione della Giunta bolzanina sulla delibera che, di fatto, perfeziona l'accordo di programma ratificato a fine aprile per iniziativa del Commissario Penta, ponendo ormai in discesa la realizzazione del cosiddetto “Progetto Benko”: “Ci troviamo oggi di fronte a una scelta già operata antecedentemente, per me sbagliata da un punto di vista urbanistico, viabilistico, commerciale, sociale e ambientale e che ora, in ossequio a quanto previsto dalla normativa in essere (art. 55 quinques) la Giunta dovrà ormai approvare sulla base di ciò che è stato”. Ciò che “è stato”, dunque, è ormai anche questo: Lorenzini si è astenuta sulla votazione riguardante l'approvazione della delibera che, passata a maggioranza, partorirà il bando con il quale Benko – se non subentreranno clamorose novità - metterà definitivamente in atto il suo intento.

Ma ecco, restituito alla lettera, il contenuto del comunicato stampa che certifica il rilevante passaggio procedurale:

Questa mattina (ieri, 22 agosto, ndr) la Giunta comunale ha approvato il bando di asta pubblica per la selezione del promotore unico del Piano di Riqualificazione Urbanistica del comparto di via A. Adige, via Perathoner, viale Stazione e via Garibaldi in qualità di unico soggetto attuatore del PRU, come previsto dall'art. 55 quinquies comma 8 della Legge Provinciale 13/2007. Nel bando sono esplicitate le modalità di attuazione del procedimento di evidenza pubblica, le modalità di trasferimento dei beni immobili pubblici e dei beni immobili privati al soggetto che risulterà vincitore, le modalità e le condizioni per l'esercizio del diritto di prelazione spettante a KHB Srl, i requisiti di partecipazione di ordine generale e quelli economico-finanziari degli offerenti, le modalità di presentazione dell'offerta, le garanzie e le cauzioni da presentare e tutte le obbligazioni derivanti in capo al Promotore dall'aggiudicazione della gara.

La pubblicazione del bando, in realtà, dovrà ancora attendere che la Provincia dia piena disponibilità del terreno della RFI sul quale dovrà trasferirsi (per tutta la durata dei lavori) la stazione delle autocorriere. E sono inoltre previsti ulteriori tappe prima che il traguardo del “via ai lavori” - dai fautori del progetto atteso ottimisticamente per la primavera 2017 – possa essere avvistato con sicurezza definitiva.

Intanto, Lorenzini spiega così la sua astensione (avrebbe anche potuto votare “no”, senza che il risultato cambiasse): “Una posizione di ulteriore intransigenza, a questo punto, non sarebbe stata più utile. Ho voluto riconoscere a questa Giunta il merito di compiere ogni tipo di verifica supplementare prima di ottemperare agli impegni che, però, sono apparsi ineludibili” (il sindaco Renzo Caramaschi in conferenza stampa ha espressamente ringraziato Lorenzini per il suo “senso di responsabilità”). Le verifiche riguardavano l'avvenuta acquisizione, da parte di KHB Srl, della proprietà di almeno il 70% degli immobili compresi nel piano di riqualificazione, la cui disponibilità era in realtà già stata definita fin dal 2014. “Opporsi avrebbe significato in pratica mettere in conto il pagamento di penali salatissime (più di sei milioni di euro) e vista la scadenza della firma per l'approvazione del bando – fissata al 26 agosto – ci siamo trovati con le spalle al muro”.

Adesso le esili, esilissime speranze dei contrari al “Progetto Benko” si riducono alla sentenza del TAR – che dovrà pronunciarsi però solo su aspetti procedurali – e alle obiezioni che potrebbe muovere la tardiva valutazione d'impatto ambientale (certamente non in grado di cambiare le carte in tavola). “L'unica cosa buona di questa storia – conclude Lorenzini non trattenendo tutto il suo rammarico – è l'aver contribuito a congelare gli effetti del famigerato articolo 55 quinquies per tutti i progetti futuri, in modo che da qui in avanti venga finalmente ristabilita la priorità dell'interesse pubblico”. Come dire, i buoi non sono ancora tutti scappati dalla stalla, anche se quello più grosso, ormai, ha già tre zampe sui pascoli e l'acquolina in bocca.