Economia | I dati

L’export che vola

Il settore delle esportazioni in Trentino-Alto Adige cresce più della media italiana. E nei primi mesi del 2018 segna un +5% rispetto all’anno scorso.
Export
Foto: upi

Il trend dell’export in Regione continua a dare notevoli soddisfazioni. Dal rapporto annuale “L’Italia nell’economia internazionale 2017-2018” dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, giunto quest’anno alla 32° edizione, emerge che le esportazioni del Trentino-Alto Adige/Südtirol nel 2017 hanno superato gli 8,4 miliardi di euro, continuando a crescere per l’ottavo anno consecutivo. La variazione rispetto al 2016 (+8,3%) è stata più sostenuta rispetto alla media nazionale (+7,4%), mentre la quota sul totale delle esportazioni delle regioni è rimasta all’1,9%. Dal lato delle importazioni, invece, il Trentino-Alto Adige/Südtirol ha mostrato una crescita (+8,7%) lievemente inferiore alla media nazionale (+9%). 

 

I mercati di sbocco

 

Le esportazioni del del Trentino-Alto Adige/Südtirol nel 2017 risultano dirette per più di due terzi verso paesi UE e la variazione nel 2017 è stata positiva e pari al +9,8%. Il primo mercato rimane la Germania, con un peso del 26,7% sul totale delle esportazioni trentine in crescita dell’8,7% rispetto all’anno precedente. Seguono Austria e Francia, entrambe con variazioni positive, mentre in Svezia e Polonia si sono verificate le variazioni più elevate nel 2017 (+34,8% e +35,8% rispettivamente). Fra le aree geografiche extra-UE, rimangono stabili in seconda e terza posizione gli altri paesi europei e quelli dell’America settentrionale. Gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco della regione, con una quota del 7% sul totale dell’export del 2017 e una crescita in valore del 7,6%. Notevoli anche l’aumento degli scambi con Cina e Russia (+20,1% e +53,5% rispettivamente) seppure il loro peso sul totale delle esportazioni del Trentino-Alto Adige/Südtirol rimanga inferiore al 2%.

 

Settori e servizi

 

La meccanica rappresenta il 18% delle esportazioni del Trentino-Alto Adige/Südtirol, con un aumento dei valori esportati del 14,6% nel 2017. La crescita più dinamica ha invece riguardato i comparti dei mezzi di trasporto: 26,9% per gli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, che rappresentano anche il secondo settore per esportazioni, e 48,8% per gli altri mezzi di trasporto. Il settore agroalimentare, terzo per importanza dell’export, ha registrato un buon andamento (+6,1% per i prodotti alimentari e +2% per quelli dell’agricoltura). Variazioni negative nei valori esportati hanno riguardato invece altri settori quali: computer e prodotti elettronici (-16,7%); prodotti farmaceutici (-13,2%); mobili (-12,7%) e prodotti in legno (-9,4%); prodotti delle miniere e delle cave (-5,4%), altri prodotti della lavorazione di minerali (-7,7%) e raffinazione di coke e petrolio (-2,5%). Sul fronte dei servizi il valore delle vendite all’estero nel 2017 si è attestato sui 2,2 miliardi, con un notevole aumento (+21,1%) rispetto all’anno precedente.

 

2018 col piede giusto

 

Nel dettaglio delle province la quota di Bolzano sulle esportazioni regionali si conferma maggiore della metà (56,6% nel 2017), anche se il tasso di crescita è stato leggermente minore di quello di Trento (8,7% contro 8,0%).

Positivi anche i dati relativi al primo trimestre del 2018: le esportazioni del Trentino-Alto Adige/Südtirol hanno registrato una crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Continuano ad aumentare il comparto degli autoveicoli (+18,7%) e la meccanica (+6,1%). Bene anche i prodotti chimici (+9,6%) e in ripresa quelli di elettronica e computer (+19,7%), oltre che i prodotti petroliferi (+159,2%). Sono aumentate del 3,1 % le esportazioni di prodotti alimentari, bevande e tabacco.