Politica | Duello a Bolzano

“Ho fiducia, i cittadini ci premieranno”

Zanin sul testa a testa perso per poco con Caramaschi e la sfida che continua. “Pensavo qualcosa in più, al sindaco i voti 5 stelle. Ma ora possiamo farcela, ecco come”.
Roberto Zanin
Foto: facebook/R.Zanin

salto.bz: Zanin, al termine di un lunghissimo testa a testa è arrivato a sorpresa, per soli 391 voti (15.732 contro 16.123), dietro Caramaschi. Un pizzico di delusione?

Roberto Zanin: guardi, i 16-17 eletti che abbiamo ottenuto per il consiglio comunale erano ciò che avevamo più o meno previsto come coalizione di centrodestra, quindi credo che il nostro risultato di alleanza sia stato soddisfacente. Il signor sindaco ha fatto un risultato forse sopra le aspettative. Tra l’altro, in quest’elezione nessuno si attendeva che il movimento 5 stelle passasse da sei a zero, liberando un po’ di voti che tendenzialmente vanno più al centrosinistra che al centrodestra.

Il consenso “interno” alla sua formazione l’ha sorpresa?

Il risultato della nostra lista civica è andato sopra le aspettative. L’11% è un ottimo risultato.

Si aspettava di dare, non una “spallata” ma almeno ricevere un consenso maggiore al primo turno dopo l’impegno ventre a terra nei quartieri bolzanini?

Sì, qualche punto in più pensavo di averlo alla fine del primo turno. Ma non mi aspettavo un risultato tanto diverso. Il centrodestra alle scorse comunali aveva il 18% e al ballottaggio è passato al 44%. Ora noi partiamo dal 33%. Sono fiducioso: sarà una bella battaglia fino alla fine.

Qualche punto in più pensavo di averlo alla fine del primo turno. Il sindaco uscente è stato beneficiato dai voti in libera uscita dai 5 stelle

Nel centrosinistra già ragionano per “blindare” la coalizione uscente, con l’Svp e Gennaccaro che ha raddoppiato il consenso. Che messaggio dà ai king maker del ballottaggio?

Io non so se si blindano o no. Tuttavia, capiremo che strada prenderà definitivamente l’Svp. Farà una sua valutazione, come la farà Angelo. Penso però che a decidere chi diventerà sindaco saranno gli elettori e non le segreterie dei partiti. Ci sarà una scheda, ci saranno il mio nome e quello del sindaco uscente e i cittadini sceglieranno. Chiaramente noi faremo le nostre valutazioni.

Il ballottaggio è importante ma lo è altrettanto la governabilità del consiglio che si basa sui numeri del primo turno. Serve una maggioranza, ne è convinto?

Certamente. Sia io che Caramaschi e Walcher abbiamo detto che ciò che non vorremmo è il commissario. Chi vincerà avrà la disponibilità delle forze politiche di creare una maggioranza che lo sostenga. I numeri per evitare il commissario ci sono.

Svp e Gennaccaro faranno le loro valutazioni. Ma saranno i cittadini a scegliere il nuovo sindaco, non le segreterie dei partiti

Ci vorrà un po’ di fair play nel riconoscere il vincitore del secondo turno?

Credo che quello a me non manchi, anche se qualcuno in campagna elettorale mi ha accusato di averne anche troppo, ma sono fatto così. Massimo rispetto, però ce la giochiamo tutta da qua a due domeniche per vincere.

Lo spoglio è stato un testa a testa fino alla fine, quartiere per quartiere, sezione per sezione. Come l’ha vissuto?

È stato intenso. In ogni caso chi vincerà dovrà rispettare chi avrà perso perché se l’è giocata con tutte le sue forze.

Sono piaciute in questo election day 2020 le liste del sindaco o del governatore. La sua civica è andata molto bene, come pure quella in misura minore di Caramaschi. Soddisfatto?

Sì. Pensare che tre mesi fa non esisteva nulla, nome, marchio, la mia faccia e nessuno dei 40 candidati. L’11% in pochissimo tempo è un risultato fuori dal comune.

Cercherà l’aiuto promesso da Puglisi Ghizzi per la lista di Casapound esclusa dall’Aula?

L’aiuto l’avrebbero dato non presentando la lista. Magari parte di quei voti sarebbe venuto alla coalizione e non al nulla com’è ora. Saranno i cittadini a scegliere chi sarà il sindaco. Sì, penso che siano elettori che facciano fatica a votare Caramaschi. Ma prima di cercare i voti degli altri dobbiamo assicurarci i nostri. E guardare a chi non è andato a votare.

L’aiuto di Casapound? Sarebbe stato meglio non presentare la lista. Noi parleremo con tutti gli elettori, anche i delusi di centrodestra. Lì si gioca la sfida

Oltre al crollo M5s cosa l’ha colpita nel voto bolzanino?

Su dieci candidati sindaco cinque non hanno raggiunto nemmeno un consigliere. Voto utile o forse troppi aspiranti. Non è mio compito dare giudizi, ma è un fatto che siamo qua a parlare di questo. Il passaggio da sei a zero dei 5 stelle parla da solo.

Dunque a chi guarderete per allargare il consenso?

Oltre a confermare i nostri, andremo a parlare con il 40% che non è andato a votare, perché anche quello ha influenza e notoriamente il cittadino di centrodestra è più restio a presentarsi alle urne rispetto a quello di centrosinistra. Poi naturalmente parleremo della nostra offerta politica agli altri player, cosa che faranno anche gli altri.

Con Svp e Gennaccaro, ma cosa offrirete loro?

Non è rimasto molto altro riguardo agli interlocutori, c’è il Team K ma francamente l’elenco finisce qui. Sul resto vedremo. Come dicevo, le possibilità ci sono. Ce la giochiamo fino in fondo, non vedrei perché non dovrei essere fiducioso.